Musica/Fabrizio Moro
5:30 am, 10 Aprile 19 calendario

«Ho cominciato da zero e sono un figlio di nessuno»

Di: Redazione Metronews
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MILANO E dieci. Sono gli album di Fabrizio Moro, che venerdì pubblicherà “Figli di nessuno”, disco fra rock e ballate, con testi che mescolano pubblico e privato. Lo presenterà venerdì alla Discoteca Laziale di Roma e domenica al Mondadori Duomo di Milano. A ottobre i live nei palasport (18-19 Roma; 26 Milano).
Fabrizio, che disco è? 
«Un disco benedetto. Ero stanco, è stato come se una mano invisibile mi guidasse. Così ho scritto d’istinto alcune delle cose più belle della mia carriera».
Perché “figli di nessuno”? 
«Io sono così, un uomo libero che è arrivato al successo da zero attraverso un percorso complicato. È dedicato a quelli che, come me, non hanno mai avuto una mano tesa nella vita».
La title-track non le manda a dire… 
«Mi scaglio contro chi giudica senza conoscerti, ne ho incontrati tanti. Li chiamo “pezzi di fango”».
In “Me’ nnamoravo de te” parla dell’Italia dagli anni ’70 in poi. 
«Vedo il nostro Paese come una donna vittima di troppi abusi: perciò non la condanno, anzi ne sono sempre più innamorato». 
Il pezzo a cui è più legato? 
«“Filo d’erba”. Parla del mio divorzio e della sofferenza procurata a mio figlio. Non volevo ripetesse i miei errori. Nei suoi occhi ho rivisto le mie debolezze».
Nei suoi brani c’è sempre tanta rabbia: perché? 
«Il marciapiede e il disagio te lo porti sempre dentro. Ma oggi sono più sereno». 
A ottobre il live… 
«Fosse per me non farei altro. Ma per ora ho bisogno di una vacanza, da 11 anni non vado al mare».
DIEGO PERUGINI

10 Aprile 2019
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