il mental coach
8:35 am, 9 Aprile 19 calendario

4 ricette per la felicità “Conta l’autostima”

Di: Redazione Metronews
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La felicità è una scelta impegnativa. «E non dipende, mai e poi mai, da quello che si ha».  Lo ripete più volte Mario Furlan,  fondatore dei City Angels a Milano, motivatore, proclamato miglior mental coarch del 2018, autore del libro “Felici per sempre”, in uscita in questi giorni, in cui si pone l’obiettivo ambizioso di farci scoprire la ricetta della felicità.
 
E allora da cosa dipende questa benedetta felicità?
«La felicità non si basa né su quello che abbiamo, né su quello che siamo. Grazie alla mia esperienza nei City Angels, ho avuto la possibilità di conoscere senzatetto felici e clochard infelici. Milionari soddisfatti e milionari frustrati. Ho capito  che la felicità non dipende  né dalla fortuna né dai soldi. È in realtà una decisione, un atteggiamento interiore, che però, è bene sottolinearlo,  può e deve essere coltivato e nutrito».
 
Non ci influenzano il carattere, il Dna o gli avvenimenti della vita?
 «Certamente qualcosa deriva dai geni e dal carattere e un po’ di fortuna non guasta mai. Chi ha un’indole più mite e tranquilla sarà certamente favorito.  Ma tutto questo bagaglio naturale conta per un 20%, non di più. Il resto possiamo stabilirlo noi. E i treni della vita prima o poi passano per tutti, solo che bisogna essere pronti a salirvi, altrimenti l’occasione è perduta».
 
 In che  modo?
«Quello che più conta per vivere felici è l’autostima. E per procurarsela, servono disciplina e fatica. Porsi degli obiettivi, impegnarsi per realizzarli, senza scuse, assumendosi le proprie responsabilità. Non c’è atteggiamento più sbagliato del vittimismo. Dare la colpa a tutti fuorché a se stessi vuol dire dare un alibi alla propria  incapacità. Ed è una strada che non porta da nessuna parte, se non a  condannarsi all’immobilismo. Agire è invece il sentiero giusto».
 
Per la sua esperienza, chi ha più chance di essere felice, chi ha avuto di più o meno dalla vita?
«Proprio ieri a Lodi ho tenuto un corso di motivazione per 200 senzatetto.  Ogni volta sono io che imparo da loro. Perché sono persone più disposte a mettersi in discussione, a fare autocritica e a ricominciare da capo».
 
Le 4 ricette
1 Secondo Mario Furlan, «il primo passo per raggiungere una vita felice è senza dubbio assumersi la completa responsabilità della propria vita. Non dare la colpa agli altri, anche nel caso estremo che si sia avuta un’infanzia infelice o una brutta esperienza da grandi.  Una volta cresciuti, si ha il libero arbitrio. Prendi le tue decisioni e datti da fare».
2 Il secondo step è porsi degli obiettivi a lungo termine,  a medio termine e a breve termine. Ad esempio nel caso di una dieta, non si può pretendere di perdere 30 chili in un mese, ma 4 o 5 chili sì, senza mai perdere di vista il risultato finale. Certo ci vuole costanza, impegno, fatica e anche un pizzico di sofferenza, ma alla fine si viene ripagati.
3 Terzo punto: accettarci per come siamo, con le nostre imperfezioni, che non vuol dire ripetersi come un alibi “Sono fatto così” o “È più forte di me“,  frasi da bandire del tutto, secondo Mario Furlan: «Non dobbiamo mai  farci condannare all’insoddisfazione perpetua dal perfezionismo. Anche questa è una strada senza uscita. Nessuno è perfetto».
4 In ultimo, ma non per ordine di importanza,  è fondamentale saper dire di no. Se si è forti, si può dire di no senza sentirsi in  dovere di giustificarsi. «A volte per compiacere gli altri si è portati a dire dei sì, che però sono un vero tradimento per noi stessi. Niente di più sbagliato. I nostri no non devono essere alibi per l’infelicità degli altri», conclude Furlan.
 
VALERIA BOBBI

9 Aprile 2019
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