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9:36 pm, 4 Aprile 19 calendario

Ok al decreto Crescita Banche, indennizzi rinviati

Di: Redazione Metronews
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ROMA Nel decreto Crescita – approvato ieri dal Consiglio dei ministri (assente Salvini impegnato a Parigi) con la consueta formula indeterminata del «salvo intese» – non sono entrate le norme volute dal ministro Tria per modificare gli accordi sui risarcimenti assunti con le associazioni dei risparmiatori truffati dalle banche. Prima di decidere, il vicepremier Di Maio ha chiesto al premier Conte di convocare le associazioni dei risparmiatori. Cosa che avverrà lunedì. Solo il giorno successivo dovrebbe tenersi un nuovo Cdm con il tema indennizzi all’ordine del giorno. Il vicepremier Di Maio avrebbe chiesto  con forza a Tria di «procedere con i decreti attuativi sui rimborsi senza perdere altro tempo: i fondi sono stati stanziati a gennaio, così si rischia di slittare a giugno e sarebbe inaccettabile».
Rottamazione multe
Via libera intanto – salvo ritocchi possibili al testo – al dl Crescita che spazia dalla rottamazione delle cartelle per multe e tasse locali alla revisione dell’Ires, dal superammortamento alla maggiorazione dello sconto Imu sui capannoni, dagli incentivi per l’edilizia al rifinanziamento del Fondo di garanzia per l’acquisto della prima casa. In particolare la rottamazione delle cartelle, già prevista per l’Erario, viene estesa agli enti territoriali. La norma prevede la possibilità per regioni, province, città metropolitane e comuni di disporre la definizione agevolata delle proprie entrate, anche tributarie, non riscosse a seguito di provvedimenti di ingiunzione fiscale notificati negli anni dal 2000 al 2017, stabilendo l’esclusione delle sanzioni.
Ires e Piano dismissioni
Quanto all’Ires, lo sconto introdotto nella legge di bilancio che riduce l’aliquota dal 24 al 15% viene sostituito con l’applicazione dell’aliquota agevolata al 22,5%, a partire dall’anno di imposta 2019, e poi al 21,5% per il 2020, al 20,5% per il 2021 e al 20 per cento dal 2022. Lo sconto si applica sugli utili di esercizio reinvestiti in azienda, nei limiti dell’incremento di patrimonio netto. Per rafforzare il piano di dismissioni immobiliari del governo viene esteso agli enti territoriali. Oltre l’80% dei beni cedibili risulta di proprietà degli enti locali. Previsto anche l’aumento progressivo della deducibilità dell’Imu sui capannoni dal reddito d’impresa e di lavoro autonomo, che passa dal 40% al 50% per il 2019 e al 60% nel 2020.
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4 Aprile 2019
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