Cinema/Il viaggio di Yao
5:30 am, 2 Aprile 19 calendario

Omar Sy:«Il viaggio di Yao fa ristabilire le vere priorità»

Di: Redazione Metronews
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ROMA Seydou chiede all’autista del pullman a che ora si parte e si sente rispondere «quando il pullman sarà pieno». Praticamente un altro mondo, un altro senso del tempo, un altro modo di sognare persino. Ed è questo che Philippe Godeau racconta in “Il viaggio di Yao” (da giovedì in sala) con un Omar Sy, tra Francia e Africa, esplosivo come sempre. Anche se qui non siamo tra le onde comiche di “Quasi amici”, ma in una storia on the road che tenta di rimandarci, come dice l’attore, «una realtà che ci fa riflettere e ci scuote nelle nostre reazioni e nelle nostre certezze, noi che siamo sempre di corsa. È un’esperienza che aiuta a ristabilire le priorità». 
Il regista ha voluto Omar Sy fortissimamente e così racconta il set dell’attore: «Non ho dovuto fare granché se non fidarmi della sua capacità di essere presente. Sul set abbiamo spesso pronunciato la parola “accoglienza”. Si trattava di lasciare accadere le cose e di cogliere quello che ci veniva dato. Omar si metteva a nudo. Forse ha avuto la tentazione di proteggersi, ma ha saputo essere semplicemente aperto. È un attore in grado di interpretare qualunque ruolo, dal pagliaccio al personaggio drammatico, passando per le scene d’azione».
Il resto è un mix senza confini: «Ho sempre amato essere tra realtà e finzione – prosegue il regista –   Adoro il momento in cui non so più dove mi trovo tra il reale e l’immaginario, adoro la piccola vertigine che quell’istante suscita».
SILVIA DI PAOLA

2 Aprile 2019
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