Milano
7:27 pm, 1 Aprile 19 calendario

Sgozzato e bruciato “per futili motivi”

Di: Redazione Metronews
condividi

MILANO Sgozzato, accoltellato, fatto a pezzi con un’accetta, infilato in un trolley e infine bruciato, il tutto per un litigio dovuto a “futili motivi”, scoppiato durante una gigliata. È l’incredibile quanto banale verità sul cadavere – non ancora identificato – ritrovato sabato notte in via Cascina dei Prati, alla Bovisasca. Autori del terribile delitto due colombiani: un 32enne da tempo in Italia, residente poco lontano da dove il corpo è stato trovato, e un 21enne, giunto nel nostro Paese solo un mese fa. I due sono stati fermati lunedì: il più giovane all’aeroporto di Malpensa, dove si stava per imbarcare su un volo per Madrid. Il più anziano alla Bovisasca. Sarebbe lui l’autore materiale del delitto, tanto che è accusato di omicidio aggravato dalla crudeltà. Il secondo deve rispondere di occultamento, vilipendo e soppressione di cadavere. Secondo la ricostruzione, nella villetta del 32enne era stata organizzata una festa, durante la quale sarebbe scoppiato un litigio con la vittima sfociato, anche a causa dell’alcol, nell’accoltellamento dell’uomo. 
Sembra che tra i due ci fossero antichi dissapori. Un atto compiuto davanti ad alcuni invitati e grazie alle loro testimonianze è stato possibile risalire all’assassino. Fondamentale anche la testimonianza raccolta la notte stessa di un vicino di casa che avrebbe sentito le urla e poi visto delle persone pulire al di fuori della villetta. I due, interrogati, non hanno confessato. Per identificare la vittima, gli investigatori hanno a disposizione solo un pollice, l’unica parte del corpo sfuggita alle fiamme.

1 Aprile 2019
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo