La Tari diminuisce ma solo per i commercianti

La commissione capitolina Bilancio ha dato parere positivo (con il voto contrario di Pd e Fd’I) alla delibera che stabilisce valore e distribuzione della Tari, la tariffa dei rifiuti per il 2019. Il provvedimento era stato approvato oggi in Giunta e domani riceverà l’ok definitivo dell’assemblea capitolina. Come l’anno scorso dunque anche quest’anno la diminuzione della tariffa, che da 771 milioni passa 763, andrà a vantaggio di commercianti e ristoratori che mediamente pagheranno il 6,1% in meno.
Niente sconto alle famiglie. Non sarà lo stesso per le famiglie romane che vedranno la bolletta restare pressoché invariata (qualcuno potrebbe avere un leggero aumento perché sono state cambiate le tabelle che determinano la tariffa in base alla superficie dell’utenza e al numero di familiari).
Le proteste. La scelta della Giunta non ha convinto le opposizioni che chiedevano una diminuzione anche per le utenze domestiche. “Non pensate che viste le condizioni del servizio la riduzione non dovesse andare anche verso i cittadini che da due anni subisco i disservizi sul raccolta e smaltimento?”, ha chiesto a Lemmetti la consigliera dem Valeria Baglio. Per la consigliera di Fd’I Lavinia Mennuni: “Sarebbe stato più giusto sgravare i cittadini dalla tassa in virtù della catastrofica situazione del servizio anche dopo gli incendi agli impianti di trattamento”. “Invece – ha concluso – non ci sarà una diminuzione della tariffa, ma al massimo un aumento. Credo che sia difficile che i cittadini lo accettino”. Alle polemiche di Pd e Fd’I ha replicato il presidente della Commissione Bilancio Marco Terranova che ha spiegato: “La distribuzione della tariffa era fortemente sperequata a favore delle utenze domestiche che a fronte della produzione del 60% dei rifiuti pagavano circa il 40 per cento.Un riequilibrio repentino avrebbe causato un aumento fortissimo sulla tariffa per le utenze domestiche, invece si è scelto di farlo progressivamente”.