Cittadinanza a Rami «per ora non si può»
ROMA Dare la cittadinanza a Rami, il ragazzino eroe dello scuolabus dirottato, comporterebbe darla anche alla sua famiglia. Dunque si stanno facendo delle verifiche prima di decidere se poter conferire o meno la cittadinanza per meriti eccezionali extra legge al 13enne di origine egiziana. Lo ha spiegato il ministro dell’Interno Matteo Salvini, che ha poi subito aggiunto: «Un conto è l’emozione e un conto è cambiare la legge. Non cambio una legge che sconvolgerebbe la vita del Paese per un dirottamento di uno scuolabus».
«Servono fedine penali pulite»
Poi il vicepremier ha aggiunto: «Purtroppo al momento non ci sono gli elementi per concedere la cittadinanza. Le cittadinanze non le posso regalare e per dare le cittadinanze ho bisogno di fedine penali pulite. Non parlo dei ragazzini di 13 anni, ma non fatemi dire altro. Se qualcuno la cittadinanza non l’ha chiesta e non l’ha ottenuta dopo 20 anni – ha concluso – fatevi una domanda e datevi una risposta sul perché».
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