Libri/Simonetta Tassinari
10:54 pm, 20 Marzo 19 calendario

Platone e Spinoza meglio del Prozac

Di: Redazione Metronews
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Siamo tutti filosofi. Se è vero che non sempre mangiamo, dormiamo, sorridiamo tutti noi sempre pensiamo! Filosofare, è un’attività naturale. E allora perché non cercare in noi quel filosofo che, se interrogato, ci dà la soluzione al problema che tanto ci attanaglia, al dubbio che pare irrisolvibile? Pensatori come Platone o Popper, Epicuro o Schopenauer sono maestri di vita che ci insegnano a districarci, se letti in modo giusto, nei meandri dell’esistenza. Ce lo racconta nel suo nuovo libro “Il filosofo che c’è in te” (Feltrinelli, p. 269, euro 18) la studiosa Simonetta Tassinari.
Lei sostiene che la filosofia è una medicina per la vita. In che senso?
«Nel senso che il pensiero razionale è la nostra miglior guida, il faro migliore per far luce nella nostra esistenza».
Partiamo da Platone. Che risultati ci può dare applicare la sua filosofia che lei dice “è meglio del Prozac”?
«Platone è un antidepressivo naturale quando sostiene che non dobbiamo perdere tempo con le cose troppo basse. È un realista che ci fa uscire dalla caverna (ndr il celebre mito in cui si racconta che l’uomo nella caverna vede solo l’ombra della vera realtà) a cercare il sole. Quando uno è alla ricerca del sole abbandona le ombre che lo attanagliano. In questo senso quando si è depressi Platone è euforizzante».
A chi ha problemi sentimentali lei suggerisce di seguire Pascal. Come ci aiuta a risolvere le pene d’amore?
«Con la distinzione che fa tra esprit de geomètriè ed esprit de finesse, tra ragione (raison) e cuore (coeur). Col cuore se uno ha un’idea in testa cerca negli altri la conferma che quell’ idea è giusta. Pensi a una persona che quando è innamorata cerca solo prove a favore del suo amore. Mentre la ragione mi dirà di lasciar perdere se dopo due anni il mio collega d’ufficio – nonostante mi sorrida e mi offra il caffè – non fa un passo in avanti».
Un’altra piaga dei nostri giorni è l’invidia. Che filosofo ci dà una mano a combatterla?
«Spinoza che ha classificato le passioni come portatrici di gioia o di tristezza. L’invidia porta tristezza perché è un sentimento che ci depotenzia. Meglio non perdere tempo con questa sofferenza sterile».
ANTONELLA FIORI
@aflowerinlife

20 Marzo 2019
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