Corruzione
10:44 am, 20 Marzo 19 calendario

Arrestato il M5S De Vito Terremoto politico su Roma

Di: Redazione Metronews
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Il presidente dell’assemblea comunale capitolina, Marcello De Vito (M5S), e altre tre persone sono state arrestate questa mattina dai carabinieri del comando provinciale nell’ambito dell’inchiesta sulla realizzazione del nuovo stadio della Roma. De Vito è accusato di corruzione per aver preso utilità dell’imprenditore Luca Parnasi promettendo in cambio di favorire il progetto per la costruzione dell’impianto sportivo nell’area di Tor di Valle.   Nella vicenda, su ordine del gip Maria Paola Tomaselli sono finiti in carcere Marcello De Vito, presidente dell’assemblea comunale capitolina, l’avvocato Camillo Mezzacapo, destinatario di incarichi professionali su segnalazione dello stesso De Vito. Arresti domiciliari, invece, per l’architetto Fortunato Pititto, legato al gruppo imprenditoriale della famiglia Statuto, e Gianluca Bardelli.
Traffico di influenze. Tra i reati ipotizzati dalla procura  anche quello di traffico di influenze illecite nell’ambito delle procedure connesse alla costruzione di un albergo presso la ex stazione ferroviaria di Roma Trastevere e alla riqualificazione dell’area degli ex Mercati generali di Roma Ostiense.    L’indagine ha fatto luce su una serie di operazioni corruttive realizzate da imprenditori attraverso l’intermediazione di un avvocato ed un uomo d’affari, che fungono da raccordo con il Presidente dell’Assemblea comunale capitolina al fine di ottenere provvedimenti favorevoli alla realizzazione di importanti progetti immobiliari. 
Indagati i Toti e Statuto. Nell’inchiesta che ha portato questa mattina all’arresto del presidente dell’Assemblea comunale capitolina Marcello De Vito, risultano indagati anche Pier Luigi e Claudio Toti, rispettivamente presidente e vicepresidente della holding di famiglia. I due imprenditori sono coinvolti nella vicenda legata all’appalto per gli ex mercati generali di Roma, nella zona Ostiense, di interesse della società Lamaro, legata ai due fratelli. Nel registro degli indagati  anche il nome di Giuseppe Statuto, nella veste di amministratore della Lux Holding. Il suo coinvolgimento si riferisce all’appalto della vecchia Stazione Trastevere attraverso la società Ippolito Nievo riconducibile a Statuto.
Congiunzione astrale. Tra Marcello De Vito e l’avvocato Camillo Mezzacapo “sussisteva un vero e proprio sodalizio”, che emerge in modo chiaro dalle intercettazioni ambientali. Una fra tutte, quella del 4 febbraio scorso fatta dagli investigatori nello studio legale di Mezzacapo. I due – si legge nell’ordinanza del gip Maria Paola Tomaselli – “discutono dell’attuale congiuntura politica favorevole per massimizzare i loro profitti illeciti e si esprimono in termini assolutamente espliciti. Il legale afferma in maniera chiara che lui e De Vito devono sfruttare fino in fondo la situazione che si e’ venuta a creare con la nomina di De Vito a Presidente del Consiglio di Roma Capitale: “questa congiunzione astrale tra… tipo l’allineamento della cometa di Halley.. hai capito? cioe’ e’ difficile che secondo me si riverifichi cosi’ noi… Marce’… dobbiamo sfruttarla sta cosa, secondo me, cioe’ guarda… ci rimangono due anni”.  Per il gip, Mezzacapo, che assume il ruolo di vero e proprio procuratore del pubblico ufficiale, rappresenta all’esponente grillino “come la situazione debba essere sfruttata al massimo in ragione della rilevante circostanza che il suo potere di influenza e di intervento gia’ consistente in virtu’ dell’incarico rivestito nonche’ della risalente appartenenza alla parte politica che ha espresso il sindaco di Roma Capitale, siano notevolmente amplificati per il fatto che il Movimento risulta essere non piu’ solo al governo della citta’ ma al governo del Paese. Orbene – ragiona ancora il gip – tale favorevole congiuntura astrale viene paragonata da Mezzacapo alla cometa di Halley presentando una serie di eventi difficilmente riproponibile e quindi un occasione da non perdere. Non solo vi e’ la determinazione a sfruttare il ruolo pubblico di De Vito per fini privatistici e per ottenere lauti guadagni con un atteggiamento e delle modalita’ assolutamente analoghe a quelle di una logica imprenditoriale ma vi e’ anche una sorta di autopromozione delle attivita’ criminali che secondo gli interlocutori devono intensificarsi quanto piu’ possibile in ragione dell’elevato valore commerciale che la funzione svolta da De Vito ha assunto in relazione alle responsabilita’ di governo che il Movimento 5 Stelle ha sia a livello comunale che nazionale”. 
Raggi. “Nessuno sconto. A Roma non c’è spazio per la corruzione. Chi ha sbagliato non avrà alcuno sconto da parte di questa amministrazione. La notizia dell’arresto di Marcello De Vito è gravissima: ho piena fiducia nella magistratura e nel lavoro dei giudici”, ha scritto il sindaco di Roma, Virginia Raggi, su Facebook, riferendosi al’inchiesta. 
 
 

20 Marzo 2019
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