Colosseo, da novembre il biglietto scatta a 16 euro

Un nuovo biglietto da 16 euro per visitare il Foro Romano e il Palatino, compresi i 7 siti speciali ‘Super’, che si affianca all’odierno ticket standard da 12 euro, che però dal 1 novembre aumenterà a 16 euro. Sempre da novembre disponibile anche un biglietto ‘full experience’ della durata di due giorni e dal costo di 22 euro. Cambia la politica di ticketing del Parco Archeologico del Colosseo ed a presentare le novità è stata questa mattina la direttrice Alfonsina Russo.
Foro e Palatino. Il nuovo biglietto dedicato solo a Foro e Palatino (disponibile già da oggi al costo di 16 euro e che consentirà l’accesso anche ai sette siti Super: Criptoportico neroniano, il Museo Palatino, la Casa di Augusto, la Casa di Livia, l’Aula Isiaca con la Loggia Mattei, il Tempio di Romolo, Santa Maria Antiqua con l’oratorio dei Quaranta Martiri e la Rampa di Domiziano a cui si aggiungerà da aprile la Domus Transitoria), è stato introdotto perché “sappiamo che il Colosseo non può accogliere più di 3 mila presenze contemporaneamente mentre l’Area Archeologica non ha lo stesso limite di capienza e per questo abbiamo pensato di offrire al pubblico un biglietto mirato Foro Romano-Palatino”. Dal 1 novembre entrerà poi in vigore la nuova politica “con un aumento del 33 per cento per il biglietto base per Colosseo-Palatino- Foro che passerà dunque a 16 euro. Ci sarà poi un biglietto ‘full esperience’ da 22 euro che sarà l’unico biglietto della durata di due giorni e che consentirà la visita anche del piano dell’Arena del Colosseo e tutti i siti del Foro e Palatino”. “Il Colosseo – ha poi ricordato – è al quarto posto fra i siti culturali più visitati al mondo. Ma il costo del biglietto rispetto ad altre realtà internazionali si attesta ad oggi, con 12 euro, alla coda del grafico che va dai 22 del Metropolitan ai 5 euro delle piramidi di Giza. Prezzo fra l’altro stabile dal 2008”. Anche rispetto a siti culturali italiani il Colosseo si distanzia parecchio, ad esempio, “dai 22 euro degli Uffizi”. La nuova politica, ha concluso la direttrice, scaturisce “da un anno di lavoro intenso e da uno studio realizzato grazie ad Electa e coopculture che hanno analizzato i flussi turistici del Parco. Deriva poi – ha aggiunto – da dall’ampliamento della fruizione avvenuta nel 2018 con l’offerta culturale che si è notevolmente arricchita con nuovi percorsi che saranno implementati anche nel 2019: ci saranno nuove aperture, nuovi allestimenti e la tecnologia sarà di supporto”.