Brexit
9:18 pm, 11 Marzo 19 calendario

Brexit, May a Strasburgo trattativa in extremis

Di: Redazione Metronews
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STRASBURGO Viaggio dell’ultimo minuto a Strasburgo per la premier britannica Theresa May, nella corsa contro il tempo per tentare di salvare il suo accordo sulla Brexit. In agenda, colloqui con il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker. Le nuove discussioni arrivano dopo un fine settimana di intense discussioni tra funzionari britannici ed europei, da cui il governo della leader conservatrice ha tentato di ottenere quelle concessioni che potrebbero consentirgli di ottenere la luce verde a Westminster sull’accordo. I precedenti tentativi di May di convincere i deputati britannici a dare l’ok all’intesa raggiunta a novembre sono stati vani, con la debacle più clamorosa nel voto di gennaio. Disfatta che potrebbe ripetersi oggi, quando è previsto il nuovo voto, decisivo, del Parlamento. Senza modifiche significative al piano May, tutto fa prevedere che il governo incasserà un’altra sconfitta.
Offerte garanzie aggiuntive
A dare l’annuncio del viaggio in extremis di May a Strasburgo, dove si svolge la plenaria dell’Eurocamera, è stata Dublino; la conferma da Downing Street è arrivata ore dopo. «Abbiamo contatti intensi con le autorità britanniche, sono state date garanzie aggiuntive sulle preoccupazioni britanniche legate al backstop e alle sue implicazioni, anche sul fatto che non porti il Regno Unito a restare bloccato nell’unione doganale contro la sua volontà, quindi speriamo che alla fine della giornata saremo in grado di arrivare a un’intesa», ha detto il vice presidente della Commissione, Valdis Dombrovskis. E la cancelliere tedesca, Angela Merkel, ha aggiunto che l’Ue ha fatto «un’importante proposta al Regno Unito, ora sta a Londra reagire».
I possibili scenari
La nuova bocciatura del piano May a Londra potrebbe aprire vari scenari. Il più drastico è il taglio dei legami il 29 marzo senza un accordo, con previste gravi ricadute su entrambi i lati della Manica. Una prospettiva che le imprese britanniche temono particolarmente. May ha promesso, in caso appunto di disfatta a Westminster, di consentire ai deputati di votare domani sullo scenario no deal e giovedì sull’ipotesi di un breve rinvio del divorzio. Una eventuale richiesta di rinvio dovrà essere approvata dagli altri 27 Paesi europei, che s’incontreranno per un vertice a Bruxelles il 21 e 22 marzo.
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11 Marzo 2019
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