Alpinismo
1:29 pm, 9 Marzo 19 calendario

Nardi e Ballard resteranno sulla parete del Nanga Parbat

Di: Redazione Metronews
condividi

Operazioni sospese. Resteranno le foto, i ricordi, le testimonianze scritte e gli audio, l’affetto, il saluto quando lo scorso dicembre laasciarono famiglie, parenti e amici per tentare di entrare nella storia dell’alpinismo. Daniele Nardi e Tom Ballard resteranno per sempre dispersi sul Nanga Parbat, dentro quelle due sagome blu e rossa (i colori delle due giacche a vento) avvistate sullo Sperone Mummery che stavano cercando di scalare. Immagini che sono state carpite dal potente telescopio di un altro grande dell’alpinismo, il basco Alex Txikon messosi a disposizione con la sua spedizione per portare soccorso ai due alpinisti. 
Recupero.   Le operazioni di recupero sulla parete Diamir sono state definitivamente sospese, tutto il materiale (effetti personali, attrezzatura e computer portatili) è stato recuperato dal campo base (verrà recapitato quanto prima alle famiglie) e la spedizione è stata chiusa. Forse un giorno, durante la stagione estiva, qualcuno cercherà di recuperare queste “due sagome umane”, oggi due puntini a circa 6000 metri di altitudine su quella via impossibile, mai da nessuno percorsa in salita. Una sola volta, nel giugno 1970, venne percorsa ma in discesa perché sbagliarono via, dai fratelli Reinhold e Guenther Messner. Finì  tragicamente: Guenther morì e i suoi resti vennero trovati 30 anni dopo nel punto che il fratello aveva sempre indicato.
La fidanzata. A dare un ultimo saluto a Tom, su Facebook, è stata Stefania Pederiva, la sua fidanzata che con lui ha vissuto a Vigo di Fassa in Trentino. “La montagna prende, la montagna dà”, dice il post. “Il mio cuore è completamente annegato, non ci sono o saranno mai parole adatte a descrivere il vuoto che hai lasciato. Un dolore straziante e una forte rabbia per non aver ascoltato le mie costanti parole, che ti dicevano che su quella montagna non dovevi andare, i tuoi sogni non erano lì, per questo madre natura non ti ha più protetto – scrive Stefania – Ringrazio l’universo per avermi regalato una persona così speciale, non restano che i magnifici ricordi dei tempi trascorsi insieme che sono i più belli della mia vita. Ti ritroverò nella natura, nei fiumi negli alberi nelle montagne, tu sarai sempre la mia roccia più bella”.

9 Marzo 2019
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo