Tav, pronta una lettera Ue A rischio anche fondi futuri

No comment ufficiale della Commissione europea sul braccio di ferro nella maggioranza sulla Tav. Ma, si apprende a Bruxelles, l’esecutivo Ue continua a sostenere la sua posizione sul tema, ribadendo l’importanza del progetto per l’Italia, per la Francia e per l’Europa. In giornata è circolata l’ipotesi di una lettera che la Commissione sarebbe pronta a inviare a Roma per ribadire il punto. La missiva, si apprende, non è partita. Almeno per oggi.    La posizione di Bruxelles espressa nelle scorse settimane, secondo quanto trapela, non cambia: l’esecutivo Ue aveva sollecitato l’Italia al rispetto dell’accordo di finanziamento e aveva chiesto chiarimenti a Roma, sottolineando che “più passa il tempo, più è alto il rischio” che la Commissione Ue decida di tagliare i finanziamenti per la Tav riallocandoli ad altri progetti o che esiga dall’Italia la restituzione dei fondi già versati. 
Katainen.  Ieri una telefonata sul progetto della Torino-Lione c’è stata tra Matteo Salvini e il vice presidente della commissione europea, Jyrki Katainen. Stando a quanto viene riferito da fonti del Viminale, Salvini e Katainen si sono confrontati sulle ripercussioni che potrebbe avere un no alla Tav sui finanziamenti futuri – e non solo quelli sul progetto – dell’Unione europea all’Italia. Si è trattato di una chiacchierata “cordiale, di pochi minuti”, al termine della quale hanno concordato di risentirsi a stretto giro, viene riferito. Il timore della Lega – viene spiegato – è che un’eventuale bocciatura o ripensamento del progetto Tav possa creare danni anche in prospettiva e nella ripartizione dei futuri finanziamenti sul comparto ferroviario europeo con il rischio di perdere altri milioni di euro che saranno distribuiti da Bruxelles nei prossimi anni.