C’è tempo Walter Veltroni Stefano Fresi Giovanni Fuoco
6:01 am, 5 Marzo 19 calendario

«Un film per dare speranza e reagire ai tempi bui»

Di: Redazione Metronews
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CINEMA L’osservatore di arcobaleni che scopre la fratellanza. Un giorno per caso. Quando suo padre muore e lui, un quarantenne in preda alla precarietà, deve lasciare il suo paesino piemontese per correre nella Città Eterna: per scoprire un lascito e un fratello che non sapeva di avere. Walter Veltroni, al suo sesto film, ricomincia dalla fiction. Dopo i doc realizzati sino ad oggi si avventura in una storia di disagi e sentimenti in questo C’è tempo, dal 7 marzo in sala, citando dal titolo la canzone di Fossati «perché ciò che conta è la bellezza del viaggio, prendendosi tutto il tempo necessario, senza l’incubo dell’arrivo».
Protagonisti il sempre bravo Stefano Fresi e il giovanissimo Giovanni Fuoco che, giura Veltroni, «è stato il primo stimolo per far questo film».
Un film come atto d’amore per il cinema, con Truffaut citato di continuo e Jean Pierre Lead che compare in finale, ma anche per la commedia all’italiana «capace di far ridere e commuovere, comunicare significati attraverso cose semplici, come a me piace». E, continua Veltroni, «un film come un respiro pieno di colori per reagire ai tempi bui che viviamo, per dare una speranza, così come una speranza viene da queste primarie di cui sono stato felice». Ma con ciò non vuol dire che potrebbe pensare a un ritorno, per una semplice ragione: «Io non sono mai andato via, non ho mai smesso di fare politica perché è qualcosa che si fa in tanti modi. Non ho mai smesso né mai smetterò».
 
SILVIA DI PAOLA

5 Marzo 2019
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