Vladimir Luxuria: «E ora divento una cantante»

ROMA «Quando mi è stato proposto di collaborare al progetto di “Vladyland” ero titubante, un pò della serie ‘ho fatto di tutto nella vita e ora devo pure cantare’. Ma quando ho ascoltato le canzoni di Gionata ho pensato che mi stessero addosso benissimo, come se fossero tagliate su misura».  Così Vladimir Luxuria  introduce “Vladyland”, l’album in uscita in questi giorni che segna il suo debutto come cantante.
«Non sono una cantante canonica – spiega – ma nella vita non sono stata mai canonica in nulla. Sicuramente qualcuno penserà: “questa ha fatto la parlamentare, la tv, le battaglie per i diritti civili e ora vuole fare pure la cantante? Ebbene sì».
Il disco è anticipato dal singolo “Sono un uomo”, «una critica ironica a un certo modo di sentirsi non uomo, ma macho, con le donne ai  piedi. Cantata da me, diventa ancora più ironica, ovviamente».  
STEFANO MILIONI