Oscar 2019
8:30 am, 26 Febbraio 19 calendario

Il “botta e risposta” sugli Oscar

Di: Redazione Metronews
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MILANO Che agli Oscar seguissero le polemiche si sa. A farle partire ci hanno pensato in tanti. Da  Olivia Colman, miglior attrice protagonista per “La Favorita” di Lanthimos che dal palco  si rivolge a Glenn Close con: «Ritenta, sarai più fortunata». Più che di fortuna alla Close servirà pazienza. Perchè l’attrice, in lizza con “The Wife”, si ritrova alla sua settima candidatura andata a vuoto.
Ha fatto centro, invece,  Mahershala Ali, miglior attore non protagonista in “Green Book” di  Farrelly. Ha scelto di ringraziare sua nonna: «è stata la mia eroina, la donna che mi ha insegnato che, se non riesci a fare una cosa ci devi riprovare fino al successo».
Di nonna in nonna, arriva Spike Lee,  miglior sceneggiatura non originale di “BlacKkKlansman”. «Mia nonna – ha detto – era stata una schiava. Rendo omaggio a lei e ai nostri antenati. Le elezioni 2020 sono vicine, possiamo fare una scelta di amore e non di odio: ricordiamocelo».
Poco dopo la risposta di Trump su Twitter: «Sarebbe carino se Spike Lee sapesse leggere i suoi appunti o, meglio ancora, se non dovesse usarli  quando lancia il suo attacco razzista al vostro presidente, che ha fatto più per gli afroamericani rispetto a quasi ogni altro presidente». Amen.
Intanto,  Rami Malek (miglior attore protagonista in “Bohemian Rapsody”) confessa di aver usato un bite dentale costruito da sua cugina e da Venezia sbotta su Instagram   Alberto Barbera, direttore della Mostra del Cinema: con la vittoria di “Green Book” come miglior film, per lui, «ha vinto la dittatura del politicamente corretto. “Roma” (vincitore del Leone d’Oro, Oscar al regista Cuaron, premio come miglior film straniero e alla fotografia, ndr) ha dimostrato di essere il  più bello».
Uno spigolo d’Italia si è affacciato a questa 91esima edizione degli Oscar. Il merito va a Sara Pichelli, nel team dei disegnatori di “Spiderman. Un nuovo universo” di Bob Persichetti, Peter Ramsey e Rodney Rothman. La pellicola ha infatti vinto l’ambita statuetta come miglior film di animazione.
«La Pichelli ha creato il personaggio di Miles – ha ammesso lo stesso regista Ramsey – facendo il lavoro duro. Poi per noi è stato facile portarlo sulle schermo». 
PATRIZIA PERTUSO

26 Febbraio 2019
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