TORINO
10:01 pm, 24 Febbraio 19 calendario

«Stefano ucciso senza un perché»

Di: Redazione Metronews
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TORINO «Capisco che è difficile pensare a una tragedia simile senza movente. ma non riusciamo a vederne uno. Sembrerebbe che alcuni passanti abbiano visto una persona con atteggiamenti sospetti e agitata in zona prima che Stefano venisse aggredito. Chi sa parli».
Alberto Ferraris è il compagno di Mariagrazia Chiri, la mamma di Stefano Leo, il 33enne nato a Varallo Sesia e residente a Biella, accoltellato sabato mattina ai Murazzi.
Il giallo
Stefano è stato colpito alla gola alla fine del Lungo Po Machiavelli, a meno di 200 metri da dove abitava: i testimoni lo hanno visto sbucare dalle scale e correre fino al centro dell’incrocio di corso San Maurizio dove si è accasciato senza vita. Le indagini dei carabinieri sono in corso, si sta partendo dalle immagini delle telecamere della zona per risalire all’assassino. Non si esclude che Stefano, che ogni mattina percorreva la passerella a piedi per andare al lavoro, non lo conoscesse. Il giovane era tornato a marzo dall’Australia ed era a Torino da dicembre, quando ha trovato lavoro alla K-Way di piazza Cnl. Viveva con il coinquilino Sebastiano che in questi giorni è a Milano: «Non ha mai avuto problemi con nessuno, qui conosceva me e i colleghi. Non si drogava e aveva una vita tranquilla. Penso che sia stato colpito senza motivo da qualcuno sotto effetto di sostanze o una persona instabile». Sebastiano è stato ascoltato dai carabinieri, anche la responsabile del negozio.
Intanto i colleghi, con cui Stefano aveva cenato giovedì sera e che avrebbe rivisto sabato alle 11:30 quando iniziava il turno sono rimasti a casa: una decisione dell’azienda per elaborare il lutto. «È sempre stato puntuale, quando non l’abbiamo visto arrivare ci siamo preoccupati. Era un ragazzo buono e disponibile». «Siamo fiduciosi che le indagini saranno fondamentali, come l’autopsia. Potrà fare luce su molti dettagli e capire se sia stato colpito alle spalle  o se abbia reagito. Non ci resta che sperare che chi ha visto si faccia avanti, è impensabile che sia successo nel centro di Torino in pieno giorno», aggiunge Ferraris.
CRISTINA PALAZZO

24 Febbraio 2019
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