il caso diciotti
8:34 pm, 17 Febbraio 19 calendario

Caso Diciotti, nel M5S scontro sul voto online

Di: Redazione Metronews
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Si infiamma la base del M5S sul voto on-line lanciato sul blog pentastellato, che dovrebbe guidare il voto dei senatori in Giunta per le Immunità sul ruolo di Matteo Salvini nel caso Diciotti. Alle 10 di ieri è apparso l’annuncio della consultazione on-line dei militanti che partirà oggi, dalle 10 alle 19, sulla piattaforma Rousseau, con questo quesito: «Il ritardo dello sbarco della nave Diciotti, per redistribuire i migranti nei vari Paesi europei, è avvenuto per la tutela di un interesse dello Stato?». Votando Sì, dunque, si nega l’autorizzazione a procedere contro Salvini; mentre votando No la si concede.
L’ironia di Grillo. Un testo che scatena su Twitter l’ironia dello stesso Beppe Grillo: «Se voti Sì vuol dire No. Se voti No vuol dire Sì. Siamo tra il comma 22 e la sindrome di Procuste!». I riferimenti sono al romanzo “Comma 22” dell’americano Heller – con il paradosso della regola per cui «chi è pazzo può chiedere di essere esentato dalle missioni di volo, ma chi chiede di essere esentato dalle missioni di volo non è pazzo» – e al mito greco di Procuste, brigante che stirava le sue vittime su un letto a mo’ d’incudine e tagliava le parti del corpo sporgenti. E in Rete si scatenano le proteste. Dai commenti dei militanti Cinque Stelle è un comune sentire: la base lamenta l’appiattimento sulla Lega e il tradimento dei principi del M5S.
La base in subbuglio. Spicca un post di Andrea Severini, marito della sindaca di Roma, Virginia Raggi: «La domanda è mal posta. Andava fatta sull’immunità e non sull’interesse nazionale. Non si deroga sui nostri principi, i processi si affrontano come hanno fatto Chiara, Filippo e Virginia (Appendino, Nogarin e Raggi). Sono convinto che non esista reato e Salvini non può nascondersi dietro di noi». «Guardate che se salviamo Salvini dal processo – nota un altro militante – poi ci ritroviamo a dover lasciare processare Conte, Di Maio e Toninelli. E la Lega giù a ridere».  E ancora più netta è Roberta Lombardi, consigliere regionale M5S: “Invito tutti gli iscritti domani a votare e a votare a favore dell’autorizzazione a procedere”. 
Salvini tranquillo. E mentre fonti di governo dei M5S esprimono «preoccupazione per una probabile crisi in caso di un Sì al processo a Salvini», l’interessato sorvola: «Io dormo tranquillissimo. Se votano Sì votano Sì e se votano no votano no – ha detto il ministro – quello che ho fatto l’ho fatto per difendere il bene e la sicurezza dei cittadini italiani. E lo farò ancora». Giusto ascoltare gli italiani, “e spero che non finisca come a Sanremo e che ci sia una cosa più trasparente…”, ha detto Salvini a ‘Non è L’Arena’ su La7 a proposito della consultazione online. “Chiedere alla base non è scaricare responsabilità”, ha aggiunto, sottolineando che “l’eventuale processo non mi farà cambiare idea, come vada vada”. Si deve decidere “se quanto fatto è stato nell’interesse pubblico del Paese o perché non sapevo che fare in quel momento. Anche i sassi in Italia sanno che arrivato al governo, Salvini avrebbe fatto il possibile, in maniera civile, per fermare gli sbarchi. i numeri non mentono: meno persone partono, meno persone muoiono; e meno persone partono, meno soldi per gli scafisti”. 

17 Febbraio 2019
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