Danza/Momix
8:20 am, 12 Febbraio 19 calendario

Pendleton racconta “Alice” con i Momix

Di: Redazione Metronews
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ROMA Sarà uno spettacolo in cui l’immagine è caleidoscopica e la logica assurda. Di più: uno spettacolo in cui la fusione tra corpi e luci, danza e scenografia sarà totale, inscindibile, travolgente. Parola di Moses Pendleton, indefesso creatore dei Momix e, più che mai, indefesso creatore di mondi sul palcoscenico. Mondi a se stanti, unici, autonomi. Sarà così anche per “Alice”, dal 20 febbraio in prima mondiale al Teatro Olimpico di Roma, prima tappa della tournée italiana. E sarà “un invito alla sovversione”.
Che cosa significa? 
«Che sarà un’Alice che invita a inventare, fantasticare, sconvolgere la nostra percezione del mondo.Un’Alice che mi ha fatto sentire molto vicino a Carroll che, come i Momix, creava mondi alternativi pieni di personaggi stravaganti».
Cosa vedremo sul palco? 
«Il palco sarà la mia tana del coniglio. Non puoi sapere cosa ti aspetta. Che è poi ciò che si addice ai Momix perché anche noi non sappiamo mai bene cosa accadrà quando iniziamo a provare: la maggior parte delle cose le costruiamo strada facendo».
Ci dia almeno un’idea. 
«Lo spettatore sarà immerso in un’atmosfera onirica e vedremo il corpo di Alice ingrandirsi, restringersi, poi riallungarsi. Il tutto attraverso i corpi dei ballerini e  oggetti vari. Abbiamo dall’inizio quattro ballerine con i vestiti di Alice che man mano creano un’Alice che non esisteva a priori, con 90 minuti di colonna sonora».
SILVIA DI PAOLA

12 Febbraio 2019
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