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2:27 pm, 4 Febbraio 19 calendario

L’Europa riconosce Guaidò Solo l’Italia senza posizione

Di: Redazione Metronews
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Germania, Francia, Spagna, Svezia, Austria e Gran Bretagna hanno legittimato Juan Guaidò come presidente ad interim del Venezuela e misconosciuto Nicolas Maduro.  “Fino a ieri non sono state convocate nuove elezioni presidenziali in Venezuela. Dunque è Juan Guaidò adesso la persona con la quale parliamo e dalla quale ci aspettiamo che al più presto dia l’avvio ad un processo elettorale”, ha detto a Tokyo la cancelliera tedesca Angela Merkel, subito dopo un colloquio con il premier giapponese Shinzo Abe. Per convocare le elezioni, “dal punto di vista tedesco e dal punto di vista di molti partner europei è Guaidò il legittimo presidente ad interim”, ha aggiunto Merkel. La quale ha sottolinato “la speranza, che questo processo sia gestito il più rapidamente possibile e naturalmente in modo pacifico”. E’ scaduto infatti domenica l’ultimatum posto da diversi Stati europei, tra cui la Germania, che chiedevano al presidente Nicolas Maduro di convocare nuove elezioni “libere ed eque”.
Mattarella all’Italia: “Senso di responsabilità”. Chi manca è l’Italia, incerta a causa di una linea “madurista” all’interno del M5S. Ma a lanciare un monito è il presidente Mattarella: basta incertezze sul Venezuela. La situazione in cui versa il Paese latino americano “richiede senso di responsabilità e chiarezza su una linea condivisa con tutti i nostri alleati e tutti i nostri partner dell’Unione europea”, sferza il Presidente della Repubblica, inaugurando il Centro per i rifugiati aperto dai gesuiti nel cuore di Roma e spronando l’Italia a rompere gli indugi dopo la decisione di Spagna, Regno Unito, Francia e Germania di sostenere Juan Guaido’. “Nella scelta che si propone – spiega Sergio Mattarella – non vi può essere né incertezza né esitazione. La scelta è tra volontà popolare e richiesta di autentica democrazia da un lato e dall’altro la violenza della forza e le sofferenze della popolazione civile”.    Il capo dello Stato sottolinea che la crisi venezuelana “è una condizione particolarmente rilevante per l’Italia, perché il legame tra Italia e Venezuela è strettissimo per i tanti italiani che vivono in Venezuela e per i tanti venezuelani di origine italiana”, e ricorda gli “oltre due milioni di venezuelani che sono fuggiti trovando asilo provvisorio nei paesi intorno”. Per loro, rimarca inviando un messaggio all’Europa sul tema della migrazione, “l’America Latina ha messo in campo un’azione solidale e concertata. Una scelta di grande importanza che è anche un insegnamento e un richiamo per l’Unione europea che non è ancora riuscita a elaborare un approccio e un programma comune” per fronteggiare il fenomeno “epocale”. 

4 Febbraio 2019
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