Al Monk si fa il pieno di musica

ROMA Viaggio in un mondo senza frontiere musicali domani alle 22 sul palco del Monk. Il club di via Mirri ospiterà il concerto di I Hate My Village, band nata dall’incontro fra due grandi nomi della scena musicale italiana come Adriano Viterbini, chitarrista di Bud Spencer Blues Explosion, e Fabio Rondanini, batterista di Calibro 35 e Afterhours. Al centro del loro progetto c’è la passione comune per il groove, il ritmo e per i suoni dell’Africa, un amore nato sui palchi, accompagnando musicisti del calibro di Bombino e Rokia Traoré. 
Al gruppo si sono poi aggiunti altri due protagonisti di punta del rock italiano come Alberto Ferrari dei Verdena e Marco Fasolo dei Jennifer Gentle e il risultato è un disco, uscito nei giorni scorsi, in cui i ritmi e le melodie africane si fondono con le timbriche occidentali, ottenendo una miscela di grande effetto. 
Il 2019 del Monk entrerà nel vivo già da stasera con il concerto dei Diaframma, uno dei gruppi seminali del rock italiano, da sempre guidato da Federico Fiumani. 
A febbraio, oltre I Hate My Village, arriveranno Cory Henry, Preoccupations, il polistrumentista e produttore finlandese Jimi Tenor, Cloud Nothings e il 16 Riccardo Sinigallia, Modena City Ramblers e La Rappresentante di Lista. 
A marzo sarà la volta di Murubutu, Wild Nothing, Wooden Ships, Di Martino e Health, mentre ad aprile saliranno sul palco, fra gli altri, Eugenio in Via di Gioia, Tre Allegri Ragazzi Morti, Giuda e Giovanni Truppi.
 
STEFANO MILIONI