chirurgia estetica
5:20 am, 23 Gennaio 19 calendario

L’Italia del ritocchino Boom di interventi al seno

Di: Redazione Metronews
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Il “ritocchino” al seno attira sempre più donne. La mastoplastica additiva guadagna infatti il primato di intervento di chirurgia estetica più diffuso e solo in Italia si contano circa 300mila operazioni l’anno. L’età media di chi decide di affidarsi alle mani del chirurgo si aggira tra i 25 e i 35 anni. E le protesi mammarie restano affidabili e sicure. A fare il punto è Giulio Basoccu, chirurgo plastico, responsabile della divisione di Chirurgia plastica estetica e ricostruttiva presso l’Istituto Neurotraumatologico Italiano (Ini) e docente presso Università di Tor Vergata Roma. «Il seno rimane per una donna un elemento di femminilità molto importante e la richiesta per una taglia in più è sempre alta», spiega. 
Protesi affidabili
L’affidabilità? «Possiamo tranquillizzare tutte le donne che vogliono fare una mastoplastica additiva: non esiste nessuna controindicazione all’utilizzo delle protesi. Escono ciclicamente notizie allarmanti che non corrispondono a realtà e gli studi dimostrano che non esistono correlazioni con patologie importanti». Il ritiro dal mercato delle protesi al seno testurizzate dell’azienda farmaceutica Allergan «è legato al mancato rinnovo tempestivo del marchio CE, è un problema burocratico europeo e non ha nulla a che fare con eventuali effetti collaterali», spiega Basoccu. Le protesi testurizzate «hanno una superficie ruvida in grado di ridurre una complicanza estetica, la contrattura capsulare, ovvero l’irrigidimento del seno causato dalla formazione intorno alle protesi di un tessuto consistente che toglie morbidezza». Inoltre «oggi le protesi sono tecnologicamente molto evolute, realizzate in gel coesivo di silicone, non provocano rigetti e possono durare anche tutta la vita, spesso senza essere sostituite neanche nelle donne più giovani». La molecola di silicone «è in continua evoluzione».
 Troppo giovani
Gli accorgimenti che deve adottare il chirurgo per assicurare un buon risultato? «Innanzitutto se la richiesta di un seno più grande arriva da donne troppo giovani il problema è morale – afferma l’esperto – E’ un problema che riguarda la coscienza del chirurgo e della famiglia e l’opportunità di eseguire interventi in soggetti molto giovani che non hanno la maturità per viverli nel modo giusto. Inoltre la paziente viene sollecitata ad una serie di controlli annuali. Le protesi al seno non generano nuovi rischi ma sono una buona occasione per sensibilizzare le donne alla prevenzione».

23 Gennaio 2019
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