TAV
4:53 pm, 4 Gennaio 19 calendario

Tav, il Sì torna in piazza Chiamparino: “Ci sarò anch’io”

Di: Redazione Metronews
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Il fronte del Sì alla Tav torna in piazza, sabato 12 gennaio a Torino. La mobilitazione, che si terrà alle 11.30 in piazza Castello, come la precedente del 10 novembre, è stata organizzata dai comitati ‘Sì Torino va avanti’, ‘Sì Lavoro’ e ‘Osservatorio 21’. “Ancora non è giunta nessuna notizia sui risultati dell’analisi costi benefici della Tav – spiegano i promotori della mobilitazione – l’aumento dei pedaggi autostradali dal 1 gennaio solo per le autostrade del nord-ovest, Torino-Bardonecchia, Aosta-Monte Bianco e Torino-Savona, lascia intanto presagire una mossa del governo per influenzare il lavoro della commissione incaricata, che avrebbe già dovuto consegnare le sue valutazioni”. “Inoltre – aggiungono – come hanno fatto notare i sindaci della Val di Susa, il rischio è che i mezzi pesanti si riversino nelle statali, penalizzando la popolazione locale e mettendo a rischio l’ambiente”. Per i tre comitati “Questo ennesimo rinvio del Governo mette una seria ipoteca su 800 milioni di fondi europei per la Torino Lione, come ha fatto notare il portavoce dell’Ue a fine 2018. Se la Tav si ferma, perderanno il lavoro 800 persone, attualmente impiegate nella Torino Lione; non ci saranno le 6 mila assunzioni previste, il 50% per la manodopera locale, e scatterà una ipoteca di 4 miliardi di euro sul futuro dei nostri figli, senza considerare le penali”.
Chiamparino.  “Il governo, come avevo previsto, rinvia alle calende greche, o meglio a dopo le scadenze elettorali, ogni decisione sulla Tav, ma autorizza da subito gli aumenti dei pedaggi autostradali sulla Torino-Bardonecchia, in modo da finanziare il raddoppio del tunnel autostradale del Frejus. Salvini e Di Maio sono il governo del Sì Tir-No Tav”, afferma il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, che aggiunge: “Ogni manifestazione, ogni forma di pressione, è dunque benvenuta e il 12 gennaio ci sarò anche io, insieme ai sindaci che hanno già aderito e a tutti quanti aderiranno, per contrastare un governo che vuole mettere il Piemonte in un angolo e dire Sì alla Tav, al lavoro, ai diritti, alla crescita”.

4 Gennaio 2019
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