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7:42 am, 21 Dicembre 18 calendario

Per le feste due cenoni da 4,6 miliardi

Di: Redazione Metronews
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Circa 4,6 miliardi per i cenoni di Natale (2,6 miliardi) e Capodanno (2 miliardi). L’aumento delle tredicesime (1,7 miliardi in più rispetto allo scorso anno) non spingerà quest’anno i consumi e non solo per l’1,6% di inflazione. L’Italia  della paura ha meno speranza per il futuro vista l’incertezza del domani, e dunque spende un po’ meno. 
Tredicesima più amara
Una fetta della tredicesima, dice un’indagine del Centro Studi di Confcooperative,   sarà destinata al risparmio (8,8 miliardi rispetto ai 7,7 dello scorso anno), ma in generale avremo una polarizzazione dei consumi tra chi può sostenere spese e chi non riesce. Prevarrà l’egoismo con gli italiani più portati a spendere per sé che per gli altri. Nel carrello degli italiani troveremo: viaggi, spese benessere, raffinatezze sulla tavola, ma aumenta il numero degli italiani in difficoltà e che imbandiranno tavole all’insegna dell’austerity. 
Meno spesa in generale
 Anche se con una contrazione di spesa i cenoni esalteranno le eccellenze dell’agroalimentare Made in Italy con 9 italiani su 10 che trascorreranno il Natale in casa, dato in linea con lo scorso anno, mentre a Capodanno saranno 5 su 10 gli italiani che aspetteranno a casa il rintocco della mezzanotte per brindare al 2019. Dato questo in flessione rispetto al 2017, così come lo era già lo scorso anno rispetto al precedente, perché una fetta delle tredicesime sarà investita in cenoni in ristoranti o in brevi viaggi in località turistiche in Italia o all’estero. Sarà tripudio di bollicine italiane, vere autentiche superstar con oltre 70 milioni di tappi pronti a saltare da bottiglie di spumante e prosecco Made in Italy: un +13% rispetto allo scorso anno. 
Niente cibi etnici
Fuori dal menu i cibi etnici (sushi, sashimi e vongola del Pacifico), per il menu di Natale, in pole position le eccellenze Made in Italy: vongole e frutti di mare per i primi piatti (100 milioni di euro); pesce per i secondi piatti (445 milioni di euro); carne, salumi e uova (520 milioni di euro); vini, spumanti e prosecchi (435 milioni di euro); frutta, verdura e ortaggi (400 milioni di euro). Chiude il paniere il carrello dei dolci composto da panettone e pandoro in primis, oltre alle tantissime specialità dolciarie regionali (410 milioni di euro).

21 Dicembre 2018
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