il caso di maio
2:41 pm, 20 Dicembre 18 calendario

Il padre di Di Maio è indagato per i rifiuti

Di: Redazione Metronews
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Il padre del vicepremier Luigi Di Maio, Antonio, geometra e piccolo imprenditore edile, è stato iscritto nel registro degli indagati con l’ipotesi di deposito incontrollato di rifiuti. La vicenda giudiziaria è scaturita dal ritrovamento, nel terreno a Mariglianella di sua proprietà, di rifiuti abbandonati tra cui materiali ferrosi e pezzi di servizi igienici, con il conseguente sequestro dell’area, la conferma dell’atto da parte del gip di Nola e l’apertura di un fascicolo alla procura. Ora si attendono gli accertamenti dell’agenzia regionale campana per l’ambiente (Arpac) per caratterizzare i rifiuti, la cui rimozione è stata già intimata dalla polizia municipale a Di Maio senior e alla sorella Giovanna, proprietari a metà del terreno.
I rifiuti. L’iscrizione nel registro degli indagati era un atto dovuto. I rifiuti trovati a novembre durante un’ispezione dei vigili urbani potevano essere classificati come speciali e non smaltiti secondo norma ed erano accatastati accanto a una vecchia cascina che il padre di Di Maio usava come deposito. Nel corso dell’ispezione furono fatti anche controlli su quattro manufatti ritenuti abusivi. L’indagine nolana punta a verificare se i manufatti presenti nell’area, dove è stato realizzato anche un campo da calcio, sono stati effettivamente realizzati senza autorizzazione, come ipotizzato dalla Procura.    L’avvocato Saverio Campana, che assiste Di Maio padre, preferisce non commentare. “Siamo in presenza di una ipotesi astratta. Se l’Arpac – dice – determinasse che sono rifiuti, la semplice rimozione determinerebbe l’estinzione automatica del reato”. 

20 Dicembre 2018
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