Battisti, ipotesi Bolivia per la fuga dell’ex terrorista

Cesare Battisti, di cui il Supremo tribunale federale (Stf) ha chiesto l’arresto nei giorni scorsi, “è con qualche suo compagno o ha lasciato il Brasile”. Lo ha detto il presidente eletto del Brasile, Jair Bolsonaro, commentando la scomparsa dell’ex terrorista, come riporta l’agenzia Brasil sul suo sito. “Cesare Battisti – ha ricordato Bolsonaro, che si insedierà il 1 gennaio – è un terrorista che faceva parte dei Proletari armati per il comunismo, ha assassinato quattro cittadini italiani, è stato processato e condannato ed è riuscito a fuggire in Francia, la sua situazione non era buona ed è poi venuto in Brasile”. Se arrestato in Brasile, Battisti sarà estradato subito in Italia, ha dichiarato  in un’intervista l’avvocato generale brasiliano, Grace Mendonca, convinta che la decisione del presidente Michel Temer sia “totalmente supportata dal giudice Luiz Fux del Supremo tribunal federal”. Quindi, se l’ex terrorista dei Proletari armati per il comunismo (Pac) dovesse essere fermato “la questione giuridica è risolta e sarà subito restituito all’Italia”. Mendonca si mostra ottimista anche in caso di arresto fuori dal Brasile: “Esiste un mandato di cattura. Una volta fermato, in qualsiasi Paese si trovi, speriamo che sia restituito al Brasile affinché possa essere estradato in Italia”. 
Bolivia. Battisti potrebbe essere in Bolivia, ha detto l’ex magistrato oggi commentatore di radio CBN Walter Maierovitch, che cita servizi di intelligence internazionali. L’ex giudice ha detto di aver chiesto notizie e “ho consultato qualcuno” dei servizi di intelligence internazionali e “la loro convinzione è, ricordando anche un tentativo di fuga del passato, che Battisti si troverebbe in Bolivia”. In quel Paese, il terrorista italiano è in ottimi rapporti con il vicepresidente Garcia Lineira.