manovra
10:09 pm, 16 Dicembre 18 calendario

Manovra alla stretta per far tornare i conti

Di: Redazione Metronews
condividi

ROMA Arriverà lunedì in commissione Bilancio del Senato il pacchetto con i 27 emendamenti governativi che disegnano la versione finale della manovra, elaborata nel vertice notturno a Palazzo Chigi. La commissione ha già sfrondato diversi emendamenti: da quello che proponeva di aumentare dal 40 al 50% il taglio Imu per i capannoni sino a quelli sulle madri lavoratrici e sul jazz. L’approdo in Aula a Palazzo Madama dovrebbe avvenire domani pomeriggio e il governo si prepara a ricorrere nuovamente al voto di fiducia sia per motivi legati alla tempistica che per evitare modifiche al testo. Una volta licenziata dal Senato, la legge di Bilancio dovrà affrontare l’ultima lettura da parte della Camera a ridosso di Natale. Al centro delle ultime tensioni è finita l’ecotassa sulle vetture inquinanti. «Non ci sarà nessuna nuova tassa sulle auto – ha messo in chiaro il vice premier Salvini – non c’è nel contratto di governo. Posso dirlo a nome mio e del M5S. Un conto è aiutare le auto non inquinanti, un conto è penalizzare chi non può permettersi queste nuove auto che costano decine di migliaia di euro».
Il “taglio” al reddito
«Sono le ore più importanti che stiamo vivendo dal 4 marzo a questa parte – ha aggiunto il vice premier Di Maio – è il momento quindi di essere compatti, di non cedere alle strumentalizzazioni e alle provocazioni». Così si è affrettato a giustificare il “taglio” da 9 a 7 miliardi dei fondi per il reddito di cittadinanza: «La differenza – ha detto – si deve alla considerazione che la misura partirà dopo e che non tutti gli aventi diritto faranno richiesta». E partono messaggi anche in direzione di Bruxelles: «Non chinare il capo, non calare le braghe, non andare in giro con il cappello in mano. Questo ho promesso di fare e questo vogliamo cominciare a fare – ha ribadito Salvini – abbiamo fatto tutto il possibile, abbiamo esercitato il massimo del buon senso. Conto che da Bruxelles arriverà una risposta positiva nelle prossime ore, altrimenti vorrebbe dire che qualcuno vuole il male dell’Italia e degli italiani e ha due pesi e due misure. Abbiamo dimostrato una voglia di dialogare che nessun governo italiano ha mai dimostrato. Ora aspettiamo altrettanto rispetto da parte europea».
METRO

16 Dicembre 2018
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo