«Sono una donna che cambia inseguendo la perfezione»

CINEMA Chiedersi che cos’è l’amicizia, cos’è la ricerca di perfezione, cosa  l’ambiguità materna e farlo attraverso due donne opposte e ognuna pazza a suo modo. Soprattutto farlo con morti, misteri e risate. Ci riesce Paul Feig nel già campione di incassi “Un piccolo favore”, dal 13 nelle nostre sale, protagonista la sempre brava Anna Kendrick.
È stato divertente interpretare questa donna che cambia vertiginosamente dall’inizio alla fine del film?
«Molto, all’inizio è repressa. Vorrebbe essere perfetta agli occhi del mondo ma ha seri problemi nel riuscirci. Per questo è stato interessante ma anche stressante interpretarla nei momenti in cui è più irritante e stucchevole, quando cerca di essere così insolentemente ottimista e positiva.Perché lei è una persona molto infelice e sta solo cercando di sorridere alla vita a modo suo».
Ma si è ritrovata in qualcosa?
«Mi ci è voluto più di un minuto per capire come qualcuno potesse essere così positivo di fronte a gente che la esclude. Mi ritrovo nella sua idea però, quando provo senso di colpa o di vergogna per qualcosa, cerco anch’io di essere ancor più carina e gentile con le persone, pensando istintivamente che così tutto andrà meglio».
Cosa dice questo film sull’amicizia al femminile?
«Penso che dica qualcosa di bello sugli opposti che si attraggono. Io stessa ho un paio di amici diversissimi da me ed è veramente bello avere un amico che non ti somiglia.Ti danno i migliori consigli in assoluto».
 
 
SILVIA DI PAOLA