Capri Revolution

CINEMA L’isola delle sirene e lì una  comunità che vive d’arte, yoga, naturalismo e sesso libero. Anche se siamo nell’estate del 1914, anche se tutto ciò che allora lì un gruppo di intellettuali nord-europei stava vivendo era ancora ignoto ai più.
E qui sta il fascino di “Capri Revolution” (dal 20 in sala interpretato da Marianna Fontana, Reinout Scholten van Aschat, Antonio Folletto e Donatella Finocchiaro) in cui Mario Martone punta i riflettori su una protocomune hippie dove, racconta,«si consuma  una rivoluzione ante litteram provocata dall’arte che è sempre movimento, processo, scombussolamento.
«Una rivoluzione che oggi va riproposta perché siamo irrigiditi nei nostri mondo e nelle nostre posizioni, perché stiamo diventando quelli che strappano dal selciato le pietre d’inciampo che ricordano  l’olocausto, perché oggi accadono cose agghiaccianti”.
 
SILVIA DI PAOLA