Opera Rock/Roma
5:54 pm, 10 Dicembre 18 calendario

Jesus Christ Superstar Simona: “Maddalena cresce con me”

Di: Redazione Metronews
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MUSICAL Riecco a Roma Jesus Christ Superstar, forse l’opera Rock per antonomasia. Fino a domenica 16 dicembre sarà al Sistina. Abbiamo intervistato Simona Distefano, che dal 2014 interpreta Maddalena al fianco del mitico Ted Neeley.
Sto parlando con Simona o con Maddalena?
(ride, ndr) Beh, dipende. Alla fine potremmo dire con tutte e due.
Quali sono le caratteristiche che rendono Jesus Christ Superstar un evergreen?
Secondo me prima di tutto la musica, che è splendida. Già dalle prime note dell’overture capisci che sta per cominciare qualcosa di speciale. Io sono nel cast da cinque anni, e potrei benissimo essermi annoiata: e invece ogni volta è emozionante, ogni volta è come la prima. E poi c’è la storia, che è sempre attualissima.
Mi parla del suo rapporto con una icona come Ted Neeley, che interpreta Gesù?
È un ottimo rapporto, speciale direi. Tutto è iniziato cinque anni fa, per me. Ricordo l’emozione della prima prova, mentre io facevo Maddalena e lui era poco più avanti, che osservava. Oggi è diverso, ci sono rispetto, stima ed affetto tra di noi. Lui è di una umanità che ti spiazza, e mi reputo davvero fortunata a stare sul palco con lui.
Il suo personaggio ha avuto una evoluzione nel corso di questi anni?
Tantissimo, se penso che quando sono arrivata avevo 24 anni. Ma Maddalena continua a crescere e, parallelamente, aumentano le sue sfumature: il personaggio diventa quindi sempre più profondo come se avesse vissuto quattro anni. Ed è una cosa nuova, perché di solito per gli attori funziona all’inverso: devono ricostruire un personaggio.
Posso chiederle che rapporto ha con la religione?
È un rapporto che cresce negli anni. Credo di aver maturato nel tempo una spiritualità, nel senso che credo ci sia qualcosa di superiore, ma non credo in una religione in particolare.
Una delle canzoni che canta è “I don’t know how to love him”. Come si ama Gesù?
Non è facile. Sicuramente la canzone è una sfida enorme: è stata una hit negli anni ’70, all’epoca fu un brano famosissimo. So di avere una grande responsabilità per questo. Ma, oltre la tecnica, quello che provo a fare è trasmettere al pubblico ciò che Maddalena prova per Gesù. Lui è l’unico che la guarda senza pregiudizio. A lei arriva una ondata di sentimento, ma lui è una persona difficile da amare.  
Mi colpisce l’affiatamento con i musicisti.
Sì, è vero, siamo molto affiatati: ormai questa è una squadra che funziona. Noi andiamo avanti sempre, qualsiasi cosa capiti. Ricordo che in Spagna è successo almeno un paio di volte che all’ultimo minuto dei colleghi si sono ammalati e non hanno potuto salire sul palco: sono stati sostituiti in piena emergenza, senza prove: ed è sempre stato un successo.
Spettacolo a parte, come è vivere con la valigia sempre in mano?
Ho la mia vita nella valigia. Ed in fondo, è quel che ho sempre desiderato. Forse un po’ stressante, alle volte, ma a me piace. Vuole sapere l’unica pecca? Faccio fatica a fare le lavatrici.   
A.B. 
 

10 Dicembre 2018
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