All’ex penicillina blitz e polemiche

ROMA Uno sgombero in tono minore, nonostante la presenza massiccia delle telecamere e l’arrivo del ministro dell’Interno Matteo Salvini. Ieri mattina la bonifica dell’ex fabbrica di Penicillina in via Tiburtina 1040, al di là delle pesanti (e annunciate) ripercussioni sulla viabilità, è stata segnata dalle polemiche, mentre i pochi occupanti ancora presenti, meno di 40, restavano sullo sfondo.
Ad assistere al blitz c’erano i residenti della zona, in particolare di San Basilio, che non sono stati teneri nè col titolare del Viminale, nè con la presidente del IV Municipio, Roberta Della Casa. «Adesso fate la vostra passerella e ci lasciate qui con l’ex fabbrica piena di amianto», ha urlato un abitante del quartiere.
«Sono orgoglioso di questo intervento di legalità, pulizia e sicurezza atteso da anni. Era un punto di spaccio e rifornimento per buona parte della città». ha poi commentato Salvini sui social. E ci sono state polemiche tutte interne alla sinistra. I militanti di Potere al Popolo hanno accusato il segretatio romano del Pd Andrea Casu e il suo partito di avere creato sacche di degrado dopo aver governato per anni. Alla fine Casu è stato costretto ad andare via. Intanto il Comune ha fatto sapere che tra gli ex occupanti (circa 600 fino a poche settimane fa), 96 sono stati accolti in strutture della Capitale e altri 70 sono in attesa di un colloquio con i servizi sociali.