«Non c’è salvezza senza sofferenza»
CINEMA Più che testimoni, assassini mascherati, detective improvvisati, donne innamorate e uomini feroci. Oltre a un Testimone invisibile che dà il titolo all’ultimo film di Stefano Mordini (dal 13 dicembre in sala) con la fotografa Miriam Leone e l’imprenditore danaroso Riccardo Scamarcio che così racconta il suo personaggio: «È un uomo in balia di se stesso, pensa di essere arrivato all’apice della carriera e invece impara che, come si ripete nel film, non c’è salvezza senza sofferenza. Io ho amato il film perché amo il noir e credo che lo spettatore potra apprezzare il rigore formale e non solo il genere e sarà vera suspence».
Anche perché, come dice la Leone, «i nostri due personaggi, un po’ la vita e la morte, sono continuante intrecciati perché il racconto procede aggiungendo un filo d’ombra a un filo di luce e viceversa».
S. D. P.
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