Il Pirandello di Dini sfida Luis Buñuel
TORINO Un Pirandello che guarda al regista cinematografico Luis Buñuel in un confronto serrato tra personaggi che si consuma come un gioco al massacro, violento e crudele. Così intende il 45enne genovese Filippo Dini un testo cult del drammaturgo siciliano come “Così è (se vi pare)” che mette in scena, dall’11 dicembre, in prima nazionale, e con repliche fino al 6 gennaio, al Teatro Carignano.
Interprete e regista di questa nuova produzione targata Teatro Stabile di Torino, Dini sale sul palco con alcuni dei più bei nomi del teatro italiano come Giuseppe Battiston e Maria Paiato.
Tocca a loro far entrare il pubblico in un claustrofobico interno borghese in cui il mistero della signora Frola, che ha perso il senno dopo la morte della figlia, e del signor Ponza, che crede defunta la moglie ancora viva, finiscono per assumere i contorni surreali di un sogno.
Una trama da poliziesco che Luigi Pirandello costruisce nel 1917 e che mostra, alla fine, come i veri pazzi sono coloro che stanno a guardare.
L’allestimento di Dini si muove in una dimensione onirica e surreale: non c’è realtà né verità, se non quella mutevole e soggettiva dell’inconscio e del sogno. Dini mostra i borghesi del paese, gretti e pettegoli, che osservano e giudicano da fuori, come spettatori di un grande show permanente. Una visione quanto mai attuale che avvicina questo testo del 1917 ad oggi (Info: teatrostabiletorino.it).
ANTONIO GARBISA
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