«Ricordo Marianna Manduca per difendere tutte le donne»
ROMA Non era rimasta in silenzio. L’aveva denunciato ben 12 volte. Aveva fatto tutto ciò che poteva per difendersi da quel marito violento. Ma altri non hanno fatto ciò che dovevano. Non l’hanno fermato e lui, Saverio Nolfo, l’ha uccisa, brutalmente. La storia è quella della siciliana Marianna Manduca, ottobre 2007. Ma la fiction “I nostri figli” regia di Andrea Porporati (giovedì su Rai1 in prima serata) parte dall’assassinio e punta su ciò che accade dopo ai tre figli della donna che potrebbero perdersi tra istituti vari e che invece si salvano e restano insieme grazie alla coppia che li adotta. La storia della Manduca si racconta attraverso quella di una coppia interpretata da Vanessa Incontrada e Giorgio Pasotti.
Cosa è stato più difficile per Vanessa Incontrada in questo ruolo?
«Ci sono stati momenti dolorosi sul set nel rivivere questa storia assurda che mi ha fatto pensare quanto ancora tutti noi e lo Stato dobbiamo fare per evitare la violenza degli uomini sulle donne»
Per Pasotti si tratta di una storia di due supereroi della quotidianità…
«Concordo. Non so se nella realtà riuscirei in questa impresa. Già sul set gestire cinque bambini non è stato facile».
Cosa spera suggerisca questa storia?
«La necessità che le donne denuncino sempre e subito le violenze subite anche dal padre dei loro figli e che non si sentano in colpa perché è questo troppo spesso il problema».
SILVIA DI PAOLA
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