Salute
6:24 pm, 3 Dicembre 18 calendario

Il ministro Grillo azzera il Consiglio Superiore di Sanità

Di: Redazione Metronews
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A solo  un anno dal suo insediamento, il Consiglio Superiore di Sanità è stato azzerato con la revoca delle nomine dei membri non di diritto da parte del ministro della Salute Giulia Grillo. Il Css, organo tecnico-consultivo del ministero, viene rinnovato ogni tre anni, quindi il mandato dei suoi membri, scelti dall’allora ministro Lorenzin nel dicembre del 2017, in teoria sarebbe scaduto nel 2020. Si tratta di 30 membri nominati che si aggiungono a quelli di diritto (rappresentanti di ministero, Aifa e Istituto Superiore di Sanità). Tra questi la presidente Roberta Siliquini, che su Twitter coglie l’occasione “per ribadire il mio sincero ringraziamento a straordinari colleghi ed eccellenti scienziati che si sono prestati con dedizione, rigore, competenza e indipendenza scientifica al servizio del Paese”, sottolineando però la sua sorpresa per la comunicazione ministeriale giunta senza alcun preavviso.
Nomi illustri. Fra i trenta membri del Consiglio revocati oggi dalla Grillo figurano nomi illustri, dai genetisti Dallapiccola e Novelli al farmacologo Garattini, dal ginecologo Scambia all’oncologo Napoleone Ferrara.
“Segnale di discontinuità”.  “Il Consiglio superiore di sanità è organo di consulenza tecnico-scientifica del ministro della Salute e, dunque, ho deciso di dare un segnale di discontinuità rispetto al passato rinnovando la composizione dei 30 membri di nomina fiduciaria. Siamo il governo del cambiamento e, come ho già fatto per le nomine di mia competenza nei vari organi e comitati del Ministero, ho scelto di aprire le porte ad altre personalità meritevoli”, ha detto il ministro della Salute Giulia Grillo spiega la decisione. “Sono sicura – aggiunge Grillo – che alcuni componenti del Css possano essere nuovamente nominati, di certo non i vertici, che devono avere la fiducia e la piena sintonia con il ministro in carica. La decisione di revoca degli organismi collegiali, e dunque del Css, andava presa entro il 5 dicembre, ossia a sei mesi dalla fiducia del mio Governo al Parlamento (5-6 giugno 2018). Ringrazio tutti i componenti uscenti del Css, di cui mi preme sottolineare l’indiscutibile valore tecnico-scientifico, ma è tempo di dare spazio al nuovo”.

3 Dicembre 2018
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