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9:02 pm, 2 Dicembre 18 calendario

Gilet gialli, Macron tra pugno e dialogo

Di: Redazione Metronews
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FRANCIA Pugno duro per stroncare le proteste violente e apertura di dialogo con l’ala moderata dei Gilet gialli. Viaggia su un doppio binario la risposta del presidente francese, Emmanuel Macron, dopo lo choc del “sabato nero” di Parigi con nuove scene di guerriglia nel cuore della capitale. Macron, rientrato dal G20 di Buenos Aires, ha visitato la zona dell’Arco di Trionfo per rendersi conto dei danni prima di partecipare ad un vertice d’emergenza per fare il punto sulla situazione. «Quello che è successo non ha nulla a che fare con l’espressione pacifica della rabbia legittima – ha detto – nulla giustifica questi eccessi». Al termine dell’incontro – al quale hanno partecipato il premier Philippe, il ministro dell’Interno Castaner, il sottosegretario Nunez (già direttore della Dgsi, i “servizi segreti” interni) e i vertici dell’ordine pubblico – Macron non ha rilasciato dichiarazioni. Ma l’Eliseo ha fatto trapelare la richiesta al premier Philippe di ricevere i rappresentanti dei Gilet gialli e i leader dei partiti politici.
«Risposta penale severa»
Naturalmente l’ala pacifica, che ha lanciato un appello sul “Journal du dimanche” condannando «ogni forma di violenza» e proponendo al governo «una via d’uscita con il dialogo». «Vogliamo essere i portavoce di una collera costruttiva – si legge nell’appello – come cittadini impegnati che costituiscono una rappresentazione onesta della Francia che soffre e si sente abbandonata». Reiterata la richiesta di congelamento dell’aumento delle tasse sui carburanti.
Ma al vertice si è parlato anche degli incidenti e della necessità di predisporre adeguate contromisure. Il bilancio finale della battaglia di Parigi è di 412 fermati con 372 persone ancora sotto custodia e 133 feriti. Un manifestante è in condizioni molto gravi e tra i feriti ci sono anche 23 poliziotti. La ministra della Giustizia, Nicole Belloubet, ha annunciato che «circa due terzi» delle persone fermate verranno portate davanti alla giustizia e «ci sarà una risposta penale assolutamente ferma».
Terzo morto per blocco stradale
Ad aggravare il quadro si è aggiunto nella notte tra sbato e domenica il terzo morto legato alle proteste dei Gilet gialli: ad Arles, nel Bouches-du-Rhone, un automobilsta è morto per un incidente causato da un blocco stradale su una provinciale. Intorno alle 2 del mattino, l’auto ha tamponato un camion fermo per il blocco ed è stata tamponata da un’altra vettura e il conducente è morto sul colpo. Intanto il sindacato della polizia Unsa ha chiesto che non sia autorizzata la prossima manifestazione convocata per sabato 8 dicembre, in pieno shopping natalizio. Già sabato 24 novembre a Parigi c’erano stati 101 fermi e 24 feriti, tra cui cinque agenti. Ancora in corso la conta dei danni di sabato. E non è andata meglio a Tolosa, dove il bilancio finale parla di 57 feriti, fra cui 48 poliziotti.
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2 Dicembre 2018
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