Manovra, il Governo pronto a nuova fiducia

ROMA Confermato per lunedì pomeriggio l’approdo in Aula alla Camera della manovra, con il governo che già accenna ad una possibile nuova «opzione fiducia». «Sono convinto che con l’Europa l’accordo lo troveremo – ha detto il vicepremier Matteo Salvini – perchè a noi non interessa litigare e neanche a Bruxelles interessa mandare i commissari e gli ispettori in giro per l’Italia». Intanto la Bce, nel suo Financial stability report, sottolinea che «all’interno dell’area euro le preoccupazioni del mercato sui piani di bilancio dell’Italia sono aumentate dallo scorso maggio», pur senza effetti di contagio. E la trattativa con Bruxelles si sposta in trasferta a Buenos Aires dove, a margine del G20, il ministro Tria ha incontrato il commissario Ue agli Affari economici Moscovici. Previsto anche un faccia a faccia tra il premier Conte e Juncker.
Il “giallo” delle tessere
Procede a rilento l’esame degli emendamenti alla manovra in Commissione Bilancio della Camera (oggi sarà stabilito il termine per la loro presentazione, con l’attesa di quelli decisivi del governo) e i lavori potrebbero andare avanti nel weekend. A frenare sono le opposizioni, che chiedono conto agli esponenti del M5S del “giallo” sull’annuncio fatto dal vicepremier Di Maio riguardo «cinque o sei milioni di tessere per il reddito di cittadinanza già mandate in stampa». «Non c’è nessun giallo – ha precisato ieri lo stesso Di Maio – da due settimane ho dato ordine al mio staff di lavorare con Poste per tutto, inclusa la stampa delle tessere». Peccato che nessuna sia in stampa e che anche questo annuncio abbia rinfocolato le polemiche, con il Pd che chiede all’Anac se si configuri l’ipotesi di un danno erariale «considerata l’assenza di una precisa norma di legge e di corrispondente copertura finanziaria per la stampa».
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