Roma
10:35 pm, 26 Novembre 18 calendario

Giù la villa del boss L’area torna alla città

Di: Redazione Metronews
condividi

ROMA Dopo quasi 10 anni un pezzo di quartiere torna ai cittadini di via di Roccabernarda. È qui che ieri le ruspe hanno iniziato ad abbattere la villa abusiva di Giuseppe Casamonica.
Un manufatto di circa mille metri quadrati, circondato da un giardino, sequestrato nel 2009, confiscato nel 2013 e preso in gestione dalla Regione nel 2018. Un edificio sorto a Roma, ma su un terreno di proprietà del comune di Frascati, che per una serie di questioni amministrative non era possibile mantenere in piedi. Accanto c’è una dependance che rimarra in piedi e che diventerà una biblioteca di quartiere. L’abbattimento sarà affettuato dal genio militare con una spesa contenuta: 120 mila euro, compresa la rimozione dei detriti. Un risultato importante per il presidente della Regione Nicola Zingaretti, regista dell’operazione: «Spesso i beni confiscati restano fermi, vogliamo dare impulso a una politica che invece li renda beni comuni». Come un’altra villa sottratta ai Casamonica, alle spalle di quella abbattuta, che oggi ospita un’associazione di sostegno a bambini autistici. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini, che ieri ha posato su una delle due ruspe ha promesso: «Inseguiremo i delinquenti strada per strada». E a Guerino Casamonica (figlio di Giuseppe) che abita nella stessa strada e che ieri aveva offerto un caffè al ministro, Salvini ha detto: «Il caffè lo prendesse con qualcun altro».
 E il lavoro avviato dalla Regione non finisce qui: sui 491 beni confiscato nel Lazio, circa 40 sono stati affidati alla Pisana: 34 in provincia di Roma e sei a Cassino. C’è anche la villa di Sacrofano dove viveva Carminati: anche lei tornerà alla cittadinanza.
Gli abusi in un municipio “monstre”
Ha un’estensione di quasi 47 km quadrati e conta 308 mila residenti. Il IX Municipio è quello dove la famiglia Casamonica si è insediata da tempo. L’abbattimento delle villette al Quadraro ha riacceso i riflettori sugli abusi edilizi realizzati non solo dal clan lungo l’acquedotto Felice. «Stiamo censendo le tante irregolarità. Interverremo ma ci vuole tempo» ha spiegato ieri la presidente del IX, Monica Lozzi. E tra le situazioni da sanare c’è quella degli ambulanti sull’Appia Nuova, che saranno delocalizzati a breve.
PAOLO CHIRIATTI

26 Novembre 2018
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo