Serie tv/Marte
8:30 am, 22 Novembre 18 calendario

«Andrei su Marte solo se potessi tornare sulla Terra»

Di: Redazione Metronews
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ROMA Trentasei milioni di spettatori nel mondo hanno visto “Marte”, la docu-serie prodotta da Ron Howard, Brian Grazer in onda su National Geographic. Da oggi (ore 20.55) arrivano i sei episodi della nuova stagione che punta sull’impatto, anche psicologico, che il Pianeta Rosso ha sugli uomini che lo stanno colonizzando. La storia fa un salto in avanti di diversi anni: gli astronauti vivono su Marte, nel villaggio Olympus Town. Al suo interno,  le storie di personaggi come Robert Foucault, l’ingegnere meccanico interpretato da Sammi Rotibi. È proprio lui a raccontare novità e sviluppi della serie.
Mr. Rotibi, chi è Robert Foucault e come cambierà nella nuova stagione? 
«Ha un carattere forte, determinato, ma ha anche un lato misterioso. Esplora Marte per cambiare il futuro dell’umanità». 
Perché la serie ha appassionato il pubblico? 
«Perché risponde alle grandi questioni umane».
Com’è Ron Howard come produttore?  
«Lui e Brian Graizer sono favolosi, capaci  di mettere il loro marchio di fabbrica su ogni cosa che fanno. Un marchio che rappresenta l’eccellenza. Lavorare con Howard è il sogno di ogni attore e per me è diventato una realtà». 
Farebbe un viaggio su Marte?  
«Lo farei ma dovrei avere la certezza di tornare sulla Terra». 
Com’è stato lavorare con Tarantino in “Django Unchained”? 
«Bello e stimolante per la mia creatività. Ma Tarantino è totalmente differente dal Ron Howard regista, per esempio. È anche diverso dai registi di “Marte”. Devo ammettere che per un attore è una vera e propria ricchezza confrontarsi con registi diversi».
Lei conosce il cinema italiano? 
Si, ho amato “Malena” di Tornatore perché adoro Monica Bellucci, donna meravigliosa. Poi “Nuovo Cinema Paradiso” e “La vita è bella” di Benigni. Mi piacerebbe molto essere diretto da un italiano. 
BARBARA NEVOSI

22 Novembre 2018
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