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8:31 pm, 11 Novembre 18 calendario

Entro martedì l’Italia deve rispondere alla Ue

Di: Redazione Metronews
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ROMA In attesa di conoscere la risposta alle osservazioni della Commissione europea che il governo deve inviare entro domani e di vedere le reazioni di Bruxelles – «scriveremo che accettiamo tutti i consigli e i suggerimenti costruttivi, i pregiudizi no, le minacce no, i commissariamenti no. Io la letterina l’accetto da Babbo Natale non da Juncker», ha anticipato il vicepremier Matteo Salvini – il Parlamento prosegue i lavori sulla manovra economica. E per giovedì ci si aspetta una pioggia di emendamenti. Le commissioni Bilancio della Camera e del Senato lunedì sentiranno i rappresentanti dell’Istat e della Corte dei Conti, gli Enti locali e l’Associazione delle banche, oltre al responsabile dell’Ufficio parlamentare di bilancio, Giuseppe Pisauro, che poco più di un mese fa non validò la Nota di aggiornamento al Def varata dal governo giudicando «eccessivamente ottimistiche» le stime di crescita del Pil. L’esame proseguirà sino a giovedì.
Rivisto il “Bonus bebè”
Il ministro per la Famiglia, Lorenzo Fontana, ha precisato che anche sul “Bonus bebè” è in preparazione un emendamento governativo. «Il precedente governo l’aveva prevista come misura a termine, destinata a cessare alla fine di quest’anno – ha spiegato Fontana – la misura ha richiesto una più attenta verifica sulla sua operatività ed efficacia, all’esito della quale si è deciso di presentare un emendamento per superare talune inefficienze che erano emerse.
Rissa sulla domenica
Non si placa il braccio di ferro sulla possibile chiusura domenicale dei negozi, cavallo di battaglia del M5S. Quella sulla chiusura ad Avellino anziché a Milano «era una battuta, ma dentro c’è un pensiero sul modo di far politica». Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che ha aggiunto: «È un modo basato sugli annunci, ma poi non succede niente. Lo fa Di Maio, ma anche Salvini. Facciano le cose, non le buttino lì ogni giorno e poi non si fa nulla».
Sulla misura che vorrebbe imporre lo stop al commercio la domenica, Sala ha ribadito la richiesta di autonomia: «Lasciamo libertà di decidere a Milano, ai suoi cittadini, ai suoi operatori. Affrontiamo le questioni in maniera seria». Ed è intervenuto anche il vicepremier Salvini: «Non chiedo di chiudere sempre i negozi la domenica, ma pretendo che non si sia aperti sempre, con il buon senso, che non è quello dell’insulto. Nessuno vuole chiudere niente».
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11 Novembre 2018
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