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6:28 pm, 10 Novembre 18 calendario

Il vicepremier Di Maio “Giornalisti infimi sciacalli”

Di: Redazione Metronews
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“La magistratura ha fatto il suo dovere e la ringrazio, ha solo seguito quello che andava fatto d’ufficio. Il peggio in questa vicenda lo hanno dato invece la stragrande maggioranza di quelli che si autodefiniscono ancora giornalisti, ma che sono solo degli infimi sciacalli, che ogni giorno per due anni, con le loro ridicole insinuazioni, hanno provato a convincere il Movimento a scaricare la Raggi”. Lo scrive su Facebook il vicepremier Luigi Di Maio, in merito alla assoluzione della sindaca di Roma Virginia Raggi. “Pagine e pagine di fakenews – prosegue Di Maio – giornalisti di inchiesta diventati cani da riporto di mafia capitale, direttori di testata sull’orlo di una crisi di nervi, scrittori di libri contro ‘la casta’ diventati inviati speciali del potere costituito”.    Secondo di Maio, “la vera piaga di questo Paese è la stragrande maggioranza dei media corrotti intellettualmente e moralmente. Gli stessi che ci stanno facendo la guerra al Governo provando a farlo cadere con un metodo ben preciso: esaltare la Lega e massacrare il Movimento sempre e comunque. Presto faremo una legge sugli editori puri, per ora buon Malox a tutti!”. 
La Fnsi.  “Nel giorno dell’assoluzione della sindaca di Roma, Virginia Raggi, il vicepremier Luigi Di Maio insulta i cronisti e annuncia una sua legge sull’editoria. Eppure molti di quei cronisti oggi insultati hanno denunciato in anticipo Mafia Capitale e non hanno risparmiato nulla neppure al precedente sindaco, Ignazio Marino. Ieri andavano bene e oggi no? Di Maio e chi, come lui fra i 5 Stelle, sogna un’informazione al guinzaglio deve farsene una ragione: non saranno le minacce e neppure gli insulti a impedire ai giornalisti di fare il loro lavoro”. Lo affermano, in una nota, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana, secondo i quali le frasi di Di Maio “sono la spia del malessere di chi vede vacillare un consenso elettorale costruito su annunci e promesse irrealizzabili. Quanto agli ‘infami’ e agli ‘sciacalli’ – aggiungono i vertici della Fnsi – è sicuro, il vicepremier, di non parlare anche di se stesso, considerato che il suo nome continua a figurare fra quelli degli iscritti all’Ordine dei giornalisti?”.

10 Novembre 2018
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