economia
9:38 pm, 8 Novembre 18 calendario

Il reddito è in crescita ma il Pil italiano frena

Di: Redazione Metronews
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Roma  Gli italiani nel secondo trimestre di quest’anno sono diventati piu’ ricchi ma producono di meno. È quanto emerge da un rapporto dell’Ocse, secondo il quale in Italia il reddito individuale vola a +1,6% nel secondo trimestre, contro il -0,4% del primo trimestre, mentre il Pil pro capite rallenta a +0,2% da +0,3% dei primi tre mesi dell’anno. Nei Paesi Ocse la crescita del reddito individuale, nel secondo trimestre, rallenta a +0,3% da +0,7%, mentre il Pil pro capite cresce da +0,4% a +0,6%. Nell’area euro il reddito individuale avanza marginalmente rispetto al Pil pro capite: +0,5% contro +0,4%. In Germania la ricchezza individuale frena a +0,1%, contro il +1,2% del primo trimestre e il Pil pro capite cresce a +0,4%, mentre in Francia il reddito individuale s’invola a +0,5%, contro il -0,5% dei primi tre mesi dell’anno e il Pil pro capite è stabile a +0,1%. Negli Stati Uniti e in Gran Bretagna la ricchezza individuale  cresce rispettivamente dello 0,4% e dello 0,3%, mentre il Pil pro capite accelera da +0,4% a +0,9% negli Usa e solo dello 0,2% nel Regno Unito. Nei primi 9 mesi dell’anno, nell’Ocse, la crescita del Pil reale pro capite ha superato la crescita del reddito pro capite reale delle famiglie di 0,7 punti percentuali, contro i 0,5 punti percentuali dell’Italia, gli 1,2 punti della Francia, gli 0,3 punti della Germania, gli 1,7 punti della Gran Bretagna e gli 0,2 punti degli Usa. Dal primo trimestre del 2010, tra le sette maggiori economie mondiali, il divario tra crescita del reddito disponibile pro capite reale e Pil reale pro capite è stato più alto nel Regno Unito (7,1%), mentre negli Stati Uniti e in Canada, la crescita il reddito pro capite reale delle famiglie ha superato la crescita del Pil reale pro capite rispettivamente del 3% e dello 0,3%. Anche la Ue ha mostrato un notevole divario negativo tra crescita reale del reddito familiare e Pil pro capite, pari al 6,8%.

8 Novembre 2018
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