MALTEMPO
9:16 pm, 4 Novembre 18 calendario

“Perché non hanno detto che la casa era abusiva?”

Di: Redazione Metronews
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PALERMO Quella villa che si è trasformata in una trappola mortale per nove persone, travolte a Casteldaccia, in provincia di Palermo, dal fiume Milicia, era abusiva e doveva essere demolita. E uno dei sopravvissuti, Giuseppe Giordano, che ha perso due figli, la moglie e altri parenti, accusa: «Dovevano dirmi che era pericoloso stare in quella casa che avevamo preso in affitto, ma non ci hanno detto nulla, nessuno ci aveva detto che la casa non era in regola». A Casteldaccia il fiume di acqua e fango ha spazzato via due famiglie imparentate tra loro, che avevano affittato quell’immobile per vivere un momento di festa. Da dieci anni sull’immobile sarebbe rimasto senza esito un ordine di demolizione del Comune. I proprietari avevano impugnato il provvedimento davanti al Tar. Una zona ad alto rischio per la presenza del fiume e di un diffuso abusivismo. Giordano si è salvato perché rimasto aggrappato a un albero per due ore e mezzo, una figlia di 12 anni è scampata alla morte perché era uscita poco prima. Erano arrivati in quel villino un paio di giorni prima per il ponte di Ognissanti. Tra le vittime due bambini di 1 e 3 anni e un quindicenne: «Mio figlio Federico è morto cercando di salvare la sorellina», racconta Giordano. 9 le vittime, cui se ne aggiungono una a Vicari e una coppia a Cammarata (Agrigento).

4 Novembre 2018
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