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7:00 am, 31 Ottobre 18 calendario

L’e-commerce del rigattiere

Di: Redazione Metronews
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Wwworkers è la community dei lavoratori della rete, dipendenti o imprenditori che operano con le nuove tecnologie e che si raccontano su wwworkers.it e su Metro  
Dal mercato delle pulci ai mercati mondiali. E più precisamente da quello storico di Porta Palazzo a Torino, più comunemente conosciuto con il nome di Balon, fino a quelli globali e connessi di tutto il mondo. Perché in questa fase storica anche un rigattiere che ha superato i cinquant’anni può decidere di declinare il proprio lavoro online, intercettando l’interesse di migliaia di acquirenti di altri Paesi. E può addirittura arrivare a farlo prima di altri.
Questa è la storia di Piercarlo Chiavassa, 55enne torinese, di professione rigattiere e pioniere della rete. Ha iniziato a lavorare addirittura a 16 anni con un banchetto di robivecchi sempre al Balon e poi nel tempo ha deciso di digitalizzare la sua attività, anche grazie all’aiuto di sua moglie. Così nel 1983 a Torino i due aprono l’attività Antiquario e Rigattiere Chiavassa, arrivando poi ad accenderla anche online su Chiavassa.net.
«Il negozio virtuale ci ha dato la possibilità di raggiungere collezionisti in tutto il mondo e di stabilire nuovi contatti. Ad oggi eBay è il canale attraverso il quale riusciamo a vendere oggetti anche molto rari e particolari, dato che il bacino di utenti è davvero mondiale. L’export conta circa il 50% del nostro fatturato online e siamo riusciti a vendere i nostri prodotti ovunque», racconta Piercarlo.
Oggi la sua rigatteria fisica è di circa cento metri quadrati, ma quella online moltiplica lo spazio: così Piercarlo vende anche in Kazakistan, Stati Uniti, Russia, Israele. Anche se una parte della sua attività resta ancorata alla ricerca sul campo, al recupero degli oggetti, al restauro che dà nuova vita. «Sono chiamato per sgomberare cantine o mansarde, entro nelle case e acquisto per poi far rinascere arredi e oggetti che sarebbero andati persi». L’e-commerce viene sperimentato nel 1999 e da allora il negozio online ha sempre affiancato e supportato le vendite tradizionali. «All’inizio vendevamo molto di più verso gli Stati Uniti, mentre ora abbiamo acquirenti in Italia e nel mondo. A livello di piattaforma gestisco il negozio dal mio iPad. E col tempo ho notato che anche i gusti degli acquirenti si sono evoluti: negli ultimi anni vendiamo sempre di più oggetti particolari e da collezione per veri appassionati». Così la “coda lunga” della rete arriva ad offrire nuove opportunità di business anche ad uno storico rigattiere di città.
Giampaolo Colletti
@gpcolletti 

31 Ottobre 2018
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