Calcio
8:55 pm, 30 Ottobre 18 calendario

Il boom dell’Inter non incanta Spalletti

Di: Redazione Metronews
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CALCIO «Vuole che le ricordi cosa dicevate una settimana fa?» ha detto malmostoso d’umore lunedì sera Luciano Spalletti ai giornalisti che dallo studio esaltavano la netta vittoria della sua creatura, l’Inter, contro la Lazio. Spalletti un pò ci è, spigoloso di carattere. Ma un pò questo suo essere più serioso del solito è anche dovuto al fatto che nell’entusiasmo generale sta a lui tenere tutti con i piedi per terra. L’Inter vola, sei vittorie consecutive, il secondo posto agganciato, la miglior difensa del campionato, il ruolo di anti-Juve è ormai suo: «ma non c’è niente da festeggiare», ha tagliato corto il tecnico di Certaldo.
Meglio di Fort Knox
Conti alla mano, in un’altra squadra avrebbero già stappato lo champagne.  Sei gol presi in dieci partite: roba che neanche a Fort Knox. Meglio persino della Juventus. L’attacco improvvisamente segna come se piovesse (l’ex bomber in crisi Icardi ha messo a segno 6 reti nelle ultime quattro presenze) e migliora pian piano con il lento disgelo di Perisic. Sabato alle 15 l’Inter affronterà il Genoa a San Siro, mentre il Napoli venerdì alle 20.30 incontrerà l’Empoli al San Paolo: il duello al secondo posto continuerà.   Nel frattempo, in Europa il bilancio è in attivo, nonostante la lezione di calcio rimediata in Catalogna (con i  nerazzurri spaesati a centrocampo contro i palleggiatori spagnoli):  la qualificazione agli ottavi a spese del Tottenham è molto più di una possibilità.
 I segreti del successo
Quali sono gli ingredienti di  Spalletti? Oltre ad una difesa blindata e ad un attacco  prolifico, ecco un centrocampo che ha trovato il suo leader: e non è Nainggolan. L’uomo di big Luciano è  Brozovic. Il croato corre, lotta, imposta, segna: fa tutto e non perde   lucidità. In Europa pochi sono come lui. Ed ecco le sei vittorie di fila nell’ultimo mese e mezzo di crescita continua. Ma occhio: Spalletti alle cavalcate ci è abituato. Nel 2005-2006, alla Roma, stabilì il record delle 11 vittorie consecutive. Ma poi non vinse nulla. Anche per questo, forse, adesso vuol restare con i piedi per terra e vedere dove lo porterà questa sua Inter da Formula 1.

30 Ottobre 2018
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