Consip
2:52 pm, 29 Ottobre 18 calendario

Consip, la Procura chiede archiviazione per Tiziano Renzi

Di: Redazione Metronews
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La Procura di Roma ha chiesto l’archiviazione di Tiziano Renzi, padre dell’ex premier, nell’ambito di uno dei filoni di indagine sul caso Consip. Renzi senior era accusato di concorso in traffico di influenze illecite. L’originaria contestazione è poi cambiata con quella di millantato credito, in concorso con altri. Oltre che per Renzi senior, la richiesta di archiviazione è stata sollecitata al gip nei confronti di altri indagati del caso Consip: dall’ex parlamentare del Pdl Italo Bocchino, indagato per traffico di influenze come “consulente” di Alfredo Romeo, allo stesso titolare della Romeo Gestioni spa (anche lui per traffico di influenze) e poi l’ex ad di Consip Domenico Casalino, il dirigente Francesco Licci, e l’ex ad di Grandi Stazioni Silvio Gizzi, cui era inizialmente contestata la turbativa d’asta. Richiesta di archiviazione della Procura anche per l’ex presidente di Consip, Luigi Ferrara, accusato di false dichiarazioni al pm.  
Matteo Renzi.  “Sono mesi che ripeto il tempo è galantuomo. Sui finti scandali, sulle vere diffamazioni, sui numeri dell’economia. Oggi lo ribadisco con ancora più forza: nessun risarcimento potrà compensare quanto persone innocenti hanno dovuto subire. Ma il tempo è galantuomo, oggi più che mai”, scrive Matteo Renzi su Twitter. 
Scafarto e Lotti. La Procura di Roma ha chiuso il filone di indagini che riguarda la fuga di notizie sul caso Consip, depositando gli atti nei confronti di 7 indagati.   L’avviso di conclusione delle indagini è stato notificato all’ex ministro dello Sport Luca Lotti (favoreggiamento), all’ex comandante generale dei carabinieri, Tullio Del Sette (rivelazione del segreto d’ufficio e favoreggiamento), al generale dell’Arma Emanuele Saltalamacchia (favoreggiamento). Di rivelazione del segreto e falso risponde l’ex maggiore del Noe, Gian Paolo Scafarto, accusato di depistaggio assieme all’ex colonello dell’Arma, Alessandro Sessa. L’imprenditore Carlo Russo è accusato di millantato credito, mentre Filippo Vannoni, presidente di Publiacqua, di favoreggiamento.

29 Ottobre 2018
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