Torna Lisbeth Salander Sul red carpet la Weaver
ROMA Il ritorno di Lisbeth Salander nel giorno più affollato di star. Mentre Martin Scorsese torna a incontrare il pubblico, arrivano Viggo Mortensen, Sigourney Weaver, Steve Coogan e John Reilly per l’atteso “Stan & Ollie” oltre all’intero cast di “Millennium. Quello che non uccide”, da Claire Foy che definisce la sua Lisbeth «non simpatica, aspra, selvaggia, non tradizionale: non ho cercato di comprenderla dal mio punto di vista perché non c’è l’avrei fatta ma dal suo punto di vista, sì».
C’è il bellissimo Sverrir Gudnason e il regista Fede Alvarez «in cerca di un punto di vista nuovo della saga. Molto è cambiato e questa è una storia di spie un po’ folle, tenuta insieme dal personaggio di Lisbeth, non è solo una storia personale».
E se la Weaver confessa di «essere stata sempre scartata per le storie d’amore perché troppo alta» e coglie l’occasione per appoggiare il #metoo («Finalmente è arrivato il momento anche per le donne di essere guardate diversamente e giocare alla pari con gli uomini, anche se abbiamo ancora molto da fare»), Mortensen invita a vedere “Green Book” che lui interpreta «perché è un film che non ti dice cosa devi ascoltare, sentire, vedere ma che ti invita a riflettere perché l’umanità la costruiamo noi con i piccoli gesti. Oggi, che i politici pensano solo al loro potere e la gente si chiede a cosa serve votare, credo che bisogna fare la cosa giusta: costruire la nostra umanità, giorno per giorno».
SILVIA DI PAOLA
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