Roma
2:42 pm, 25 Ottobre 18 calendario

Desirée, un altro fermo Si nascondeva a Foggia

Di: Redazione Metronews
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E’ stato arrestato dalla Polizia il quarto presunto responsabile della morte di Desiree,  in relazione alla violenza e all’omicidio di Desiree Mariottini, la 16enne deceduta la scorsa settimana a San Lorenzo. L’arresto è avvenuto nei pressi del campo di ‘Borgo Mezzanone” alla periferia di Foggia.  E’ un nordafricano di 32 anni e si ritiene abbai fatto parte del branco che ha violentato e ucciso la sedicenne. Il 32enne si nascondeva tra le baracche che si trovano a ridosso del Cara, il centro di accoglienza per richiedenti asilo di Borgo Mezzanone. Oltre cento gli agenti di polizia impegnati nell’operazione e che questo pomeriggio lo hanno bloccato. Lo straniero si era tagliato i capelli per non farsi riconoscere.
Interrogatori. Intanto sono fissati per domani mattina, nel carcere di Regina Coeli, gli interrogatori di convalida del fermo dei primi tre extracomunitari accusati della morte della 16enne. L’atto istruttorio si svolgerà davanti al gip Maria Paola Tomaselli. La Procura contesta ai tre il concorso nei reati di omicidio, violenza sessuale e cessione di stupefacenti.
Chi sono. Hanno tutti precedenti per spaccio, i tre uomini fermati in precedenza per la morte di Desiree. Uno,  Mamadou Gara, senegalese,  aveva un permesso di soggiorno per richiesta d’asilo scaduto ed era stato espulso con provvedimento del prefetto di Roma il 30 ottobre del 2017. Resosi irreperibile, era stato rintracciato dalla polizia a Roma il 22 luglio, con richiesta di nulla osta dell’autorità giudiziaria per reati pendenti a suo carico.    Il suo connazionale Brian Minteh aveva presentato alla questura di Roma il 24 agosto 2017 istanza di rinnovo del permesso di soggiorno per motivi umanitari, a seguito di decisione adottata dal tribunale di Roma il 12 febbraio 2015. La questura era in attesa di integrazioni documentali perché la domanda risultava carente di iscrizione anagrafica. Chima Alinno, il nigeriano 46enne,risulta titolare di permesso di soggiorno per motivi umanitari, rilasciato dalla questura di Roma il 14 marzo 2016 e scaduto il 13 marzo di quest’anno. Alla banca dati del comune di Roma l’uomo risulta irreperibile. 

25 Ottobre 2018
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