Libri/Andrea Franzoso
8:46 am, 24 Ottobre 18 calendario

Franzoso: «Ai ragazzi spiego come battere i bulli»

Di: Redazione Metronews
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«Ci sono i bulli che incontriamo da bambini, poi ci sono i grandi bulli che incontriamo da adulti, che rubano soldi e non merendine. Per affrontare entrambi conta una cosa sola: non avere paura». A dirlo è uno che se ne intende, il più noto whistleblower italiano, Andrea Franzoso, il dipendente di Ferrovie Nord Milano (Fnm) che nel 2015 denunciò il suo presidente Norberto Achille, poi condannato, per aver “distratto” 429mila euro spesi per se e i famigliari in telefonini, multe, vestiti, ristoranti, paytv.  Franzoso, isolato e tolto dal suo incarico fino ad essere costretto a dimettersi, ha già raccontato la sua storia in un libro ma ora torna con una versione dedicata ai ragazzini tra i 9 e i 14 anni dal titolo “#Disobbediente! (De Agostini, p.160, euro 12,90).
Non è un tema difficile per dei ragazzini?
«No, le scuole mi invitano molto spesso a parlare della mia vicenda».
Che domande le fanno?
«Oggi un ragazzino mi chiede: se a rubare fosse stato un tuo amico lo avresti denunciato? La risposta è sì. Nel libro comincio dalla mia infanzia, racconto che ero una schiappa, vittima dei bulli. Cambiai scuola, ma fu una sconfitta. Ho imparato nella vita che non devi scappare. Cerco di spiegare che non bisogna essere degli eroi, io non lo sono, solo ho dei valori non negoziabili».
Lei ha mille vite: prima ha fatto il carabiniere, poi ha studiato dai gesuiti  per fare il missionario, poi la sua esperienza a Fnm, da cui è stato “defenestrato”. Ma ora rientrerà dalla porta principale, nel cda di Trenord, controllata da Fnm, indicato dal M5s.
«Non volevo accettare, per me è il passato. Poi ho pensato che fosse utile per i pendolari. Ed è un messaggio forte: l’onestà paga. Ma non ho ancora ricevuto nulla di ufficiale. Ci tengo a dire che chiunque abbia fatto il mio nome io sono indipendente»
Qualcuno dei suoi colleghi si è congratulato?
«Per anni non ho sentito più nessuno, tranne due o tre colleghi con cui sono rimasto in contatto. Oggi ho ricevuto messaggi anche da altri.»
Lei è stato testimonial della legge sui whistleblower del 2017, per proteggere quelli come lei, i dipendenti che denunciano i malfattori in azienda, funziona?
«Per il pubblico  sì, ma per i dipendenti delle aziende private c’è molto da fare»
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Riceve molte richieste di aiuto da dipendenti che vogliono denunciare malefatte?
«Moltissime, ma non riesco a rispondere a tutti, ora la mia vita è un’altra».
Cosa fa?
«L’autore televisivo: ho creato un format, Disobbedienti, in cui intervisto persone che si sono opposte a ingiustizie. Presto sarà trasmessa sulla web-tv Loft».
PAOLA RIZZI @paolarizzimanca

24 Ottobre 2018
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