Lo spread torna a salire dopo la risposta italiana a Ue

Lo spread sfonda quota 300 punti, dopo la lettera inviata dal ministro dell’Economia Giovanni Tria alla Commissione Ue nella quale spiega che il Governo è consapevole del fatto che le misure non sono conformi alle regole del Patto di stabilità ma che comunque è pronto ad intervenire qualora vengano sforati i rapporti debito e deficit in rapporto al Pil. Dopo un’apertura sotto quota 290 punti, il differenziale Btp italiani e Bund tedeschi si colloca a 307 punti. Gli investitori non sembrano quindi rassicurati sul fatto che Tria ha escluso ogni possibilità di rischio per la stabilità finanziaria dell’Italia e dei paesi membri. 
Borsa. Piazza Affari annulla il rialzo, anche robusto, che ha caratterizzato fin qui la prima seduta settimanale e passa in negativo con il Ftse Mib che, poco dopo le 15, arretra dello 0,38% a quota 19.009 punti; mentre l’All Share cede lo 0,29%. A influenzare la sessione l’andamento dello spread che risale sopra la soglia dei 300 punti base, compromettendo l’andamento dei finanziari e dei bancari in particolare: Unicredit -1,53%, Intesa Sanpaolo -1,30%, Ubi 1,72%, Banco Bpm -3,17%. Sempre ben intonato, invece, il titolo Fca (+4,46%) dopo la cessione di Magneti Marelli.